Mario Mandžukić alla conquista dello Stadium. Per l’ennesima volta il gladiatore croato ha dato prova di essere una pedina fondamentale nello scacchiere di Allegri. Una gara sensazionale per un giocatore diventato il beniamino di tutti i tifosi.
Nell’inusuale posizione di ala sinistra, Super Mario ha saputo interpretare al meglio il lavoro di sacrificio richiesto dal tecnico bianconero. In una squadra particolarmente tecnica con Higuaín, Pjanić, Dybala e Cuadrado in campo, era fondamentale la corsa, la grinta e la determinazione di Mandžukić. E ovviamente l’attaccante croato si è fatto trovare pronto. Ha rincorso gli avversari dal primo all’ultimo minuto. Ha fatto a sportellate. Ha dato e preso calci. Ha intercettato passaggi e ha respinto tiri. Una partita a tutto tondo che sarebbe potuta appartenere a un centrocampista o a un difensore. Lasciando il ruolo di prima punta al Pipita e accettando lo spostamento sull’out di sinistra, potrebbe aver trovato una nuova dimensione in stile Eto’o nell’Inter del Triplete. Un giocatore di caratura internazionale che si sacrifica per il bene comune e per far rendere al meglio l’intera formazione.
Mandžukić è stato decisivo aiutando Asamoah nei ripiegamenti sulla fascia sinistra, ma anche servendo l’assist a Dybala per il primo gol. Ben 5 i duelli aerei vinti da Super Mario, senza contare le innumerevoli volte in cui è riuscito a far salire la squadra proteggendo palla. La prima prova di convivenza con Dybala e Higuaín è stata superata a pieni voti. Che sia solo l’inizio di una nuova Juve?
This post was last modified on 23 Gennaio 2017 - 10:45