La Juventus si presenta nella gara che la vede contrapposta alla Lazio di Simone Inzaghi con una formazione offensiva. Mandzukic, Dybala e Higuain tutti in campo supportati da Cuadrado sulla fascia e Pjanic in cabina di regia. Una scelta coraggiosa quasi a voler dimostrare che il potenziale dei bianconeri non è stato ancora espresso. La squadra di Allegri era chiamata a rispondere alle critiche dopo la quarta sconfitta in campionato ed era alla ricerca della vittoria consecutiva in casa numero 27. Anche la Lazio risponde con un attacco formato da tre giocatori, Immobile, Felipe Anderson e il giovane Lombardi. A centrocampo c’è Milinkovic-Savic, giocatore finito nelle mire proprio della drigenza juventina.
Primo tempo a tinte bianconere
La Juventus parte benissimo e con un fare aggressivo. Al 4′ c’è subito il gol del vantaggio. Lichtsteiner lancia un pallone ai sedici metri, Mandzukic fa da sponda con la testa a Dybala, il quale in corsa sgancia un fendente di sinistro. Il gol ricorda molto quello segnato in Coppa Italia contro l’Atalanta.
Nonostante una formazione a trazione anteriore, la Juventus è ben messa in campo e non lascia spazi alla Lazio che non riesce a imbastire azioni pericolose. Al 16′ è già tempo di raddoppio. Cross dalla destra di Juan Cuadrado, Gonzalo Higuain anticipa tutti e insacca di destro. Continua la tradizione positiva dell’argentino nelle gare contro i biancocelesti.
L’unica azione pericolosa della Lazio arriva al 24′ con un tiro da fuori di Milinkovic-Savic che sfiora il palo alal destra di Buffon. Al 29′ viene annullata una arete di Higuain che interviene di testa su un calcio di punizione di Dybala. L’attaccante è in fuorigico, giusto annullare.
Secondo tempo: quante occasioni sprecate!
Il secondo tempo comincia con una Lazio più arrembante che cerca di riaprire la partita. La squadra biancoceleste, però, non produce nulla di pericoloso grazie a una prova difensiva matura e responsabile della Juventus. In fase difensiva si fa notare un attaccante: il croato Mandzukic che gioca a tutto campo e recupera un’infinità di palloni. Mario è sicuramente uno dei migliori in campo.
È sempre la Juve ad avere le occasioni migliori, ma ne spreca tantissime. Al 52′ Dybala va vicinissimo alla doppietta personale. Azioe di contropiede iniziata proprio dalla Joya, ma il suo tiro dal limite dell’area, senza che ci fossero avversari a disturbarlo, termina a lato di pochissimo. Al 60′ è ancora Dybala a sprecare un’occasionissima. Higuain si inventa un passaggio geniale, ma l’argentino a tu per tu con Marchetti manda fuori un pallone da appoggiare solo in rete.
La Juventus amministra la partita con ragionato agonismo e una dimostrazione tecnica che, forse, si è vista poche altre volte durante questo campionato. I giocatori bianconeri riescono a uscir fuori dalle situazioni più intricate con un palleggio bello da vedere. Pjaca subentra a Higuain ed è proprio lui ad avere due occasioni nitide per segnare. Il giocatore croato non ha ancora segnato con la maglia bianconera e ci va vicino all’87’. Cuadrado lo serve al bacio dalla destra, ma Pjaca ciabatta a lato. Al 93′, invece, di testa, da ottima posizione, non inquadra la porta.
Il risultato di 2-0 va addirittura stretto alla Juventus che avrebeb potuto vincere la partita con almeno altri due gol di scarto. I bianconeri si riportano a +4 sulla Roma, inpegnata stasera all’Olimpico con il Cagliari, e sul Napoli. Punti che, va ricordato, potrebbero aumentare in vista del recupero di Crotone-Juventus previsto per l’8 febbraio.
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