Cambio di strategia a Mediaset, regista il solito Piersilvio Berlusconi. Infatti la Mediaset è pronta a scaricare la pay tv e spingere sull’acceleratore per la tv generalista, scommettendo sull’aumento della raccolta pubblicitaria, un po’ un ritorno alle origini.
DIETROFRONT. Ormai fallito l’assalto a Sky Italia che si è concluso con un vero e proprio bagno di sangue, Berlusconi nel piano industriale presentato agli investitori ha manifestato l’intenzione di separare la piattaforma distributiva della televisione a pagamento dai contenuti editoriali. Inoltre, e questa è la cosa che fa più discutere, si prepara ad uscire dal mondo del calcio limitandosi ad avere un atteggiamento “opportunistico”. Difficile comprendere, ora, cosa voglia dire, certo è che dopo l’errore della Champions costata 700 milioni di euro per il triennio 2015-2018, probabile che non partecipi con una maxi offerta per la prossima competizione internazionale e che valuterà il bando di gara della Serie A per poi decidere la strategia.
CESSIONE. Nulla esclude che già dalla prossima stagione Mediaset e Piersilvio Berlusconi possano provare a cedere alla Rai le sue partite in chiaro e a Sky quelle in pay. D’altronde la Champions su Canale 5 è stata un fallimento con un audience medio inferiore di oltre 5 punti percentuali ad Amici e Ciao Darwin 7, senza considerare che l’esclusiva dei diritti per la Champions non ha portato i profitti e gli aumenti che si speravano. Ecco allora le spiegazioni che hanno spinto verso un decisivo passo indietro.
Aristide Rendina
This post was last modified on 20 Gennaio 2017 - 12:25