Impossibile dalle parti di Torino dimenticare un campione come Paolo Rossi. Bearzot lo soprannominò Pablito per eternare le sue prodezze al mondiale di Spagna ’82, quando l’Italia si laureò campione del mondo. Con i bianconeri Rossi giocò cinque stagioni, scandite da 24 gol in 83 presenze, ed ovviamente un pallone d’oro.
Nonostante la lontananza ormai trentennale dai campi, Paolo Rossi non ha mai spento la sua passione per il calcio. Opinionista presso Premium Sport, oggi il campione del mondo ha rilasciato un’intervista per Elleradio. Il tema più caldo? La sua Juventus ovviamente. Queste le sue parole.
“Una Juventus che perde quattro partite su venti in campionato non è più un avvenimento usuale. Quest’anno è sicuramente più umana, anche perché le squadre alle spalle sembrano più competitive e restano a brevissima distanza in classifica. Sicuramente la Juventus ha tutto per riprendere la sua marcia, ma qualche momento di incertezza è stato evidenziato, non c’è dubbio”.
“Devo dire che forse mi aspettavo di più, probabilmente Dybala ha pagato l’infortunio e la fatica nel ritrovare la piena efficienza fisica. Higuain segna sempre e non credo si possa parlare di delusione, segna moltissimo ed è un acquisto mirato anche per la Champions”.
Dall’82 ad oggi ne sono passati di anni. Furino, Prandelli e Tardelli hanno lasciato il posto in mediana a Pjanic, Khedira, Marchisio e Sturaro. Reparto che, ad oggi, viene considerato un po’ sottotono.
“Più che in attacco credo che la Juventus abbia perso qualcosa in mezzo al campo probabilmente. Senza Pirlo, Pogba e Vidal il centrocampo dal punto di vista qualitativo ha perso molto. Credo però che se la Juventus si ritroverà sul piano della mentalità non perderà ancora molte partite. Sicuramente un torneo più umano fa bene al campionato dal punto di vista dello spettacolo, sarà da seguire fino alla fine”