Il nuovo logo della Juventus ha scaldato gli animi di tutti gli appassionati sportivi. Juventini e non, italiani e stranieri, hanno alimentato la diatriba esprimendo la propria opinione. Dall’argomento in questione sembra emergere una dicotomia tra cuore e marketing, tradizione ed adeguamento.
L’argomento ha scaldato anche i tabloid inglesi. In particolare, The Indipendent e Daily Mirror prestano opinioni molto differenti sull’innovamento del logo juventino.
Le considerazioni del Daily Mirror
“Il precedente logo della Juvenus era una cosa di bellezza, qualcosa che urlava immediatamente classe, storia e pedigree europeo. Il nuovo look porta i tifosi a piangere per lo stato del calcio moderno, questa mostruosità riassume perfettamente tutto ciò che è sbagliato nel calcio di oggi”.
The indipendent a difesa del nuovo logo
Il quotidiano inglese definisce la Juventus “un esempio di eccellenza italiana, capace di rinnovare rimanendo allo stesso tempo fedele alla propria identità”. Continua poi il giornale: “è facile confondere il cambiamento del logo con tutto ciò che di sbagliato si trova oggi nel calcio. La gente si chiede il perché di un cambio così radicale. Semplice: perché la Juventus ha l’obiettivo di primeggiare ancora in Italia e restare competitiva in Europa. Il club bianconero mantiene un progetto lungimirante e in questo mese lo dimostrano gli acquisti di Caldara e Orsolini, due grandi prospettive del calcio italiano”.
“Significativo è anche il lavoro dello J Village, in cui verrà aperta anche una scuola ed un hotel internazionale. Questa struttura tenderà sempre più a diventare il portafoglio bianconero. Compiacimento è una parola che non esiste nel vocabolario bianconero. Il presidente Agnelli lavora ogni giorno per non restare indietro alle grandi potenze come Real Madrid, Barcellona e Bayern”.
Conclude il quotidiano: “Come dice lo stesso Agnelli, la Juventus deve diventare più mainstream, seguendo i modelli della Premier League e Liga. L’obiettivo è quello di spandere il mondo Juve anche ai Millenials, donne e bambini. Se i ricavi bianconeri sono cresciuti del 125% in questi cinque anni, gran parte del merito va al presidente. Naturalmente in Italia e all’estero la scelta della Juventus verrà molto criticata, ma è difficile non ammirare l’ambizione della Juventus”.
I commenti sono chiusi.