Chi è Riccardo Orsolini?

L’ascolano è terra di terremoti. Manco per niente Sant’Emidio, oltre ad essere il patrono del capoluogo, è pure il protettore dagli eventi sismici. Di più non andiamo oltre, chè le ferite dell’ultimo sommovimento sono ancora aperte sotto la luce del sole e ben lungi dalla loro rimarginazione.

Anche il comparire di un giovane dotato di talento con un pallone tra i piedi, che si fa notare ancorchè “pulcino” a suon di reti, può causare qualche fenomeno tellurico, laddove le scosse sono determitare dagli spintoni di procuratori ed emissari di società professionistiche ad alto livello. Quando si muovono la Juventus, il Napoli e la solita sondaggiosa Inter, il terremoto è assicurato.

E’ il caso di Riccardo Orsolini, ascolano di Rotella, un borgo di neppure 1.000 anime alle propaggini dell’Ascensione, un vulcano spento ed arcispento, con il crinale somigliante ad un volto che si specchia nel cielo terso delle Marche. Il ragazzetto gioca talmente bene che strabilia gli osservatori e l’Ascoli lo fa scendere al piano per inserirlo nel vivaio. La squadra, che fu del mai dimenticato Costantino Rozzi, presidente dell’epoca d’oro, dirigente ai suoi tempi secondo solo a Boniperti e Viola, ora attraversa momenti non certo esaltante, anche se la sua partecipazione alla serie B è del tutto dignitosa. Ed è proprio nel campionato cadetto che il giovane fenomeno debutta presto in prima squadra, senza tradire timori e tremori. Si mette in mostra da subito e si incomincia a parlare di lui; i dirigenti bianconeri ricevono le “avanches” delle società al top, la Juventus in primis. Da bianconero a bianconero, insomma: un triplo salto mortale, carpiato e raggruppato.

Poichè pare che sia definito l’acquisto di Orsolini da parte della Juve, avendo battuto la concorrenza soprattutto del Napoli, mettendo le mani su un talento in progressione a partire dalla prossima stagione, ci è parso doveroso prendere informazioni sul giocatore attingendo da fonti dirette.

Ci viene in soccorso un noto opinionista calcistico locale. Ad Ascoli infatti tutti sanno chi sia il prof. Furio Tarquinio, grande intenditore di cose pallonare e che alterna l’attività di docente con quella di giornalista sportivo. Al telefono ci spiega che: “Orsolini è un ragazzo per cui vale la pena seguire le partite dell’Ascoli Picchio (il nome attuale dei marchigiani). Ha venti anni (da compiere il 24 gennaio, n.d.r.) appena, è entrato giovanissimo nella primavera bianconera nella quale si è subito contraddistinto, segnando valanghe di gol. Un predestinato a grandi  traguardi”.

Quando Orsolini ha fatto il salto in prima squadra? “Vi è entrato in pianta stabile nella seconda parte dello scorso campionato, sotto la guida di Alfredo Aglietti, che lo ha reso titolare inamovibile”.

Ci puoi descrivere brevemente le sue caratteristiche salienti? “Orsolini è un esterno d’attacco e agisce prevalentemente sulla fascia destra. Lo schema prevalente dell’Ascoli è il 4 – 3 – 3, nel quale il nostro gioca come punta di destra. In alternativa, gioca esterno alto destro nel 4 – 2 – 3 -1. Molto agile e veloce, non disdegna la fase realizzativa, ricordando i prodigi degli inizi, capace di giocate sorprendenti (ricorda Robben, se vogliamo esagerare), rientra improvvisamente al centro con conclusioni che non disdegnano la prodezza balistica”.

Un fenomeno in divenire, dunque. “Certamente è un ragazzo ancora acerbo, deve completare la formazione di tipo fisico adulto. Tende a calare dopo 70 minuti ed è spesso sostituito nei finali di gara. Di certo posso dire che con i proventi dalla cessione di Orsolini, l’Ascoli conta di costruire una squadra con ambizioni di promozione”.

E sarebbe finalmente l’ora di rivedere il Del Duca tra gli stadi frequentati dai tifosi della serie A! Questo l’auspicio più sincero nel ringraziare Furio per la sua gentile collaborazione. Ora staremo a vedere a quanto ammonterà il “gruzzolo” che finirà nelle casse dei bianconeri marchigiani, dato che oramai si sparano i milioni di euro come se fossero botti di Capodanno. Sotto le pendici di Colle San Marco non attendono altro.

Per Riccardo Orsolini invece sta per realizzarsi un’opportunità incredibile: passare dalla cosiddetta “provincia” al “centro del mondo calcistico italiano”. Sarà bene che si armi di un’inesauribile dose di umiltà, unita alla testardaggine nel voler emergere, connotazione di tutti i campioni. Allora sì che il mondo può sdraiarsi ai suoi piedi (è proprio il caso di dirlo),  per la gioia sua e di altri tifosi bianconeri, coloro che hanno casa allo Stadium.

Immagini tratte da   corrieredellosport.it   e   picusonline.it

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