Nonostante i numerosi tentativi di riportare i tifosi allo stadio, i numeri inchiodano la Serie A. Tavecchio si è recentemente espresso in favore del Boxing Day proprio per aumentare lo spettacolo da offrire al pubblico. Ma, da quanto emerge dalle statistiche, i supporter nei vari stadi italiani sono sempre meno. La presenza media degli spettatori è infatti scesa dell’1,7 per cento nelle prime 18 gare stagionali.
I PERCHE’ DEL DECLINO
Innanzi tutto, non si può non imputare questa statistica alle condizioni degli impianti italiani. Spesso non adeguatamente attrezzati, gli stadi non riescono ad offrire quello spettacolo che invece è facilmente rintracciabile nel resto dell’Europa. Si pensi a paesi come l’Inghilterra, dove, con l’eliminazione delle barriere, i tifosi si trovano praticamente a bordo campo. Proprio questa, poi, è la contestazione che i tifosi giallorossi. I quali, volendo la loro rimozione, stanno spesso boicottando l’ingresso all’Olimpico, lasciando la curva quasi deserta. Situazione simile al San Paolo, dove il caro biglietti ha portato un sempre più diffuso assenteismo, specie nelle primissime giornate di campionato. Tutto ciò ha prodotto questo calo delle presenze, che non può non preoccupare i dirigenti del nostro calcio.
MOSCHE BIANCHE (E NERE)
Tuttavia ci sono anche squadre che fanno registrare degli aumenti. Il Milan ha addirittura incrementato del 12,3 per cento la percentuale di presenze medie; un dato che non stupisce se si considera l’ottimo avvio di stagione del team rossonero. La Juventus è all’avanguardia in quest’ambito. Si tratta infatti della prima (cui hanno fatto seguito Sassuolo e Udinese) società ad essersi dotata di uno stadio di proprietà. Da quando è stato inaugurato lo Stadium, i numeri sono sempre stati da record. Anche questo girone d’andata non fa eccezione: crescita del 3,8 per cento per i tifosi bianconeri. Se da un lato questa statistica trova giustificazione in una squadra che da 5 anni spadroneggia in Italia, dall’altro si deve anche tener conto della qualità dell’impianto. Nessun altro stadio è, infatti, in grado di offrire servizi come quelli torinesi. L’auspicio è che questi numeri riescano a convincere le società a virare verso questo tipo di soluzione, riportando finalmente i tifosi nel loro naturale habitat.