Un amore incondizionato verso la Juventus che dura ormai da 15 anni e che ha trovato la sua massima espressione nel 2006, anno in cui saliva sul tetto del mondo in Germania e dopo qualche mese ha accompagnato la squadra nella retrocessione in serie B, lottando con umiltà, sacrificio e dedizione per cercare di riportare la Vecchia Signora nel suo habitat naturale, vale a dire tra le più grandi del mondo.
PROFESSIONISTA, CAMPIONE, UOMO: IL N. 1 AL MONDO
Con la finale di Supercoppa disputata a Doha venerdì scorso ha raggiunto le 600 presenze con la maglia bianconera, confermandosi il secondo giocatore della storia della Juventus per numero di apparizioni in campo, in quanto davanti a lui c’è solo l’altra leggenda juventina, seppur irraggiungibile, il numero 10 per eccellenza, ossia Alessandro Del Piero.
Parliamo chiaramente del nostro attuale capitano, esemplare professionista e umile campione. Parliamo di un veterano di questa squadra, che in ogni occasione dimostra di vivere l’agonismo di una gara come un ragazzino di 20 anni, anziché come un vecchietto di 39 quasi. Parliamo di uno di quegli uomini, prima che calciatori, che rappresentano il segreto e la forza di una rosa vincente, di quei punti di riferimento di cui necessita qualsiasi squadra per continuare ad avere tenacia, determinazione, rabbia, volontà di vincere tutte, fino alla fine, perché è l’unica cosa che conta. Parliamo del numero “1” al mondo per eccellenza.
Parliamo, ovviamente, di Gigi Buffon.
CARO GIGI, TANTI AUGURI!
Caro Gigi, in questo 2016 ormai agli sgoccioli, come non ricordare le parate che hai fornito nella recente sfida di Champions’ contro il Lione in Francia, dopo una settimana di critiche ingiustificate per le prestazioni in nazionale, a cui, come al solito, hai risposto sul campo: prima con il rigore parato a Lacazette, poi con il miracolo sulla girata improvvisa di Fekir e, infine, il muro creato davanti a Tolisso che va a colpire di testa – a tu per tu – trovando però i tuoi guantoni.
Seppur l’anno non si sia concluso nei migliori dei modi a Doha, è chiaro che sia stato un’annata assolutamente positiva: hai alzato il quinto scudetto consecutivo, hai alzato l’undicesima Coppa Italia e ti ritrovi a guidare una squadra nuovamente prima in campionato e che a marzo sarà protagonista ancora in Champions’ negli ottavi contro il Porto.
Tu come al solito protagonista di ogni battaglia, giocata sempre lottando con le unghie e con i denti. Tu, condottiero di ogni vittoria. Sappiamo tutti che nel tuo personale palmarès manca esclusivamente quella coppa, sfiorata con le dita un paio di anni fa, e che tutti noi tifosi bianconeri vorremmo tu vincessi. Poter coronare un “quasi finale di carriera” con la vittoria della Champions’ League è l’augurio più grande che ti potessimo mai fare.
E allora buon Natale, caro Gigi.
E che questo nuovo 2017 sia un anno da numeri uno. Tanto tu sei abituato.
Auguri!