Sì, è vero, caro principe De Curtis: la sua espressione non è di certo stata usata nel proprio contesto originario e, di conseguenza, più adatto, ma sembra essere davvero la miglior maniera possibile per spiegare la prima mezz’ora di gioco bianconera e, più in generale, le prestazioni del mese di dicembre della Juventus.
LA GARRA DI SANDRO E STURARO – È innegabile: fin quando sono stati in campo Alex Sandro e Sturaro, la partita sembrava destinata ad un epilogo ben chiaro. Il terzino brasiliano ha dato l’impr
Anche grazie alla collaborazione del “Gattuso de noantri”, Stefano Sturaro, la catena di sinistra è parsa l’arma più accreditata per giungere al successo. Il centrocampista ex Genoa è risultato, di fatto, il terzo attaccante, molto più puntuale negli inserimenti e presente in zona gol (gli è stato negato soltanto da due ottimi interventi di Donnarumma e Abate) rispetto a qualunque altro compagno di reparto, indice del fatto che il suo è un momento di forma davvero eccezionale. Da segnalare, inoltre, un recupero su Kucka, in avvio di ripresa, con una naturalezza invidiabile.
NON È TUTTO ORO QUEL CHE LUCCICA – Poi, ecco la sfortuna. Alla mezz’ora, Alex Sandro ha comunicato ad Allegri di non potercela fare a continuare (gli auguriamo una prontissima guarigione!), lasciando, così, il posto ad un freddo Evra. E, da questo momento, è cominciata un’altra partita: Suso è uscito dal suo guscio, iniziando a sfornare continui assist con il suo velenosissimo sinistro (tra cui quello per il gol del pareggio di Bonaventura) e costringendo la Juve a perdere terreno prezioso. L’evidente sofferenza del francese ha esaltato l’ex Liverpool, che ha goduto degli spazi liberi, quasi scherzando con il diretto avversario. La difficoltà, per i bianconeri, è diventata palese, il fisico di Alex Sandro è mancato come il pane e l’ex capitano del Manchester United non ha vissuto esattamente la miglior serata della sua carriera.
MA, COME SE NON BASTASSE… – Ad inizio ripresa, però, un altro problema fisico ha messo
SPERANZE – Al momento, ci si può soltanto augurare che la sosta natalizia sia un toccasana per i patemi fisici di Alex Sandro e Sturaro, due tra gli uomini-chiave della scalata bianconera verso i titoli che contano. In caso contrario, però, ai sostituti (Evra e Asamoah, in attesa di qualche nuovo acquisto, anche perché Lemina sarà impegnato in Coppa d’Africa) va chiesto il doppio del lavoro: nella Juve il posto si suda ogni giorno, perché nessuno regala niente. E, quando vengono a mancare i più bravi, questo dev’essere soltanto un ulteriore stimolo per dare, una volta in più, il 110%.
This post was last modified on 24 Dicembre 2016 - 09:58