Classe 1997, brasiliano, Gerson è sicuramente tra i giovani più promettenti del panorama mondiale. Prelevato dalla Roma per 16 milioni dal Fluminense, in lui i giallorossi pongono tanta fiducia al punto da mandarlo titolare nel big match dello Juventus Stadium.
Intervistato da GloboEsporte, il centrocampista della Roma ha parlato anche della Juventus. Con paragoni piuttosto importanti:
“Questa storia di Pogba è iniziata quando stavo nel Fluminense. Lo presi come un complimento. Si tratta di un grande giocatore ma io sono Gerson, ho il mio stile di gioco. Originariamente giocavo da trequartista nel calcio brasiliano, ero il famoso “numero 10″, il quarto uomo a centrocampo, il giocatore che distribuisce palloni per finalizzare il gioco. Sono versatile e posso giocare in altre posizioni e in mezzo al campo.
Contro l’Astra Giurgiu, ho giocato a centrocampo, praticamente da volante. Qui in Europa ha diverse funzioni rispetto al Brasile, più a sinistra nel campo e mi è piaciuto. È tutta una questione di adattamento”.
“I miei esempi nel mondo del calcio sono Totti e De Rossi, ragazzi che hanno fatto la storia del club per anni. Vedevo Totti giocare quando ero ancora un bambino nella Baixada Fluminense di Rio de Janeiro e oggi gioco insieme a lui. Dà molti consigli ai giovani del gruppo e questo è un esempio per migliaia di giocatori, anche per me. Abbiamo un gruppo molto forte”.
“Il collettivo della Juventus è molto unito. La nostra squadra è offensiva e non perde consistenza in difesa. Entriamo in campo sempre con grande mentalità, con la dimensione della Roma cioè vincere titoli. La Juventus è molto forte, ma non siamo tanto lontani, abbiamo una squadra vincente che sa quello che vuole.
Potete star certi che faremo di tutto affinché la Juventus non vinca ancora”.
This post was last modified on 22 Dicembre 2016 - 16:24