Quello che è successo nella giornata di ieri ha dell’incredibile: il Milan è stato letteralmente lasciato a piedi. L’aereo che avrebbe dovuto portare i rossoneri a Doha per la finale di Supercoppa Italiana è stato infatti fermato per un possibile guasto.
NON SI PARTE – Il Milan si è subito infuriato per questo contrattempo. Oltre che alla brutta figura, infatti, partire un giorno dopo significa anche avere meno tempo per acclimatarsi al clima del Qatar e anche meno tempo per preparare la finale. La soluzione, in realtà, ci sarebbe stata: il Milan avrebbe dovuto prendere l’aereo successivo disponibile per il Qatar, ma questo avrebbe significato un arrivo in tardissima serata in quel di Doha, e per questo la società milanese ha deciso di non partire e di rinviare il viaggio al giorno dopo.
POLEMICHE E RISPOSTA – I dirigenti del Milan nelle figure di Galliani e Berlusconi si sono molto adirati per il contrattempo e hanno attaccato anche la Lega Calcio, minacciando, in caso di ulteriori ritardi, di non partecipare alla finale. “Abbiamo subito un gravissimo danno sportivo” ha dichiarato l’ad Adriano Galliani, voce dell’umore nero del Milan. Sentitasi attaccata, ovviamente, anche la Lega Calcio ha deciso di rispondere alle minacce del club rossonero. Ad intervenire è stato Marco Brunelli, il direttore generale della Lega di Serie A, il quale ha dichiarato: “Siamo contrariati per l’intoppo che però non dipende da noi. Non abbiamo voce in capitolo sull’organizzazione del viaggio”.
La guerra Lega-Milan, dunque, è appena iniziata, ma i botta e risposta non sono certo mancati. La speranza è che oggi l’aereo che porterà il Milan in Qatar partirà, se no aspettiamoci scenari catastrofici.
Simone Calabrese