Del Favero 5.5 – Non deve compiere grandi interventi, ma ha un po’ di colpe sul gol del momentaneo 2-2. Capozzi è lasciato troppo libero, ma lui chiude il suo palo con troppa lentezza.
Semprini 6 – In fase difensiva non si fa superare mai, ma palla al piede è meno preciso del solito. Commette qualche errore in fase di impostazione, ma recupera sempre alla grande.
Vogliacco 6 – Si rende protagonista di chiusure importanti e nel finale è molto bravo a reggere i tentativi di rimonta dell’Ascoli, ma quando la difesa subisce due gol su palla inattiva, qualcosa da rivedere c’è.
Andersson 5.5 – Vale quanto detto per Vogliacco: il fatto che sulle palle ferme i giocatori dell’Ascoli avessero tanta libertà non può non far finire sul banco degli imputati i centrali di difesa. Per il resto della partita non commette particolari errori. (16′ st Clemenza 7.5 – Quando risolvi con un’azione solitaria del genere una partita che si stava complicando, cosa hai fatto prima e dopo non conta più. Se si aggiunge, poi, che il suo ingresso dà alla squadra una marcia in più, si capisce la portata del suo impatto con la gara. Poi gol ed esultanza speciale. È tornato davvero).
Tripaldelli 7 – Prima da titolare, ma la timidezza dell’esordio non si intravede neppure. Dal primo minuto macina chilometri e semina avversari come se in questi mesi non avesse fatto altro. Preciso quando si tratta di difendere, è puntualissimo anche quando si tratta di mettere il pallone in mezzo all’area. Il gol del 2-1 nasce proprio da una sua progressione.
Muratore 7 – A centrocampo sembra estremamente a suo agio: controlla la zona nevralgica e si riscopre anche bomber, segnando una doppietta preziosissima. In difesa soffre un po’ di più, ma si arrangia alla grande con i suoi mezzi.
Toure 6 – Il suo primo compito è quello di essere sempre pronto come riferimento per la squadra e lo fa bene, ma nella fase successiva spesso si inceppa, faticando a far girare palla come Grosso vorrebbe.
Bove 5.5 – I suoi cross sono i più pericolosi e da fermo è sempre pericoloso, ma spesso sbaglia l’ultimo passaggio e per uno con le sue qualità è un deficit importante.
Mosti 5.5 – Non si vede granché, ma quando la palla transita dalle sue parti la tocca bene. Certo, la giornata di Kean non aiuta granché chi deve giocare al suo fianco e lui, in questa posizione, deve ancora trovare sé stesso. (39′ st Caligara sv)
Kean 5 – Il Kean post prima squadra che si temeva di vedere: supponente, egoista, sempre alla ricerca della giocata ad effetto. Col passare dei minuti le cose peggiorano, perché vuole risolverla lui, ma finisce più per cestinare occasioni potenziali che per spaventare il portiere avversario. Ricalarsi nell’ambiente della Primavera non è mai facile.
Rogerio 5 – Ha il grande merito di mettere in mezzo il pallone del 2-1, ma se arriva a Muratore è solo grazie a una deviazione. Per il resto quasi invisibile, per colpa dei compagni che non lo servono, ma anche sua. Fa decisamente fatica in quella posizione. (21′ st Kastanos 5.5 – Entra con la voglia di spaccare il mondo, ma, come spesso accade di questi tempi, va a sbattere contro i suoi limiti).
Grosso 5.5 – Le scelte di formazione sono corrette, in ottica turnover e avversario, ma la sensazione è che la squadra troppo spesso si specchi nelle sue qualità e, nonostante la vittoria, è giusto evidenziare questo aspetto, che per arrivare in fondo dovrà essere sistemato. E toccherà a lui farlo.
Edoardo Siddi
This post was last modified on 11 Dicembre 2016 - 17:49