Secondo quanto riportato dagli archivi di Football Leaks, e successivamente riportato da Mediapart , Paul Pogba avrebbe evaso ben 47 milioni di euro. Il francese avrebbe, infatti, spostato l’ingente capitale nei cosiddetti paradisi fiscali: paesi dal regime fiscale agevolato. In realtà la vicenda non ha come unico protagonista il giocatore, ma anche un suo ex agente.
L’accaduto
Nel 2014 Tanazefti, primo agente di Pogba e suo scopritore, prima che l’ex Juve trovasse un accordo con il suo attuale procuratore, Mino Raiola, gli fece firmare un accordo con cui si garantiva i diritti di immagine per i successivi 15 anni. I soldi derivanti sono stati poi quelli versati nei conti a regime agevolato. Il capitale venne versato nei conti lussemburghesi, con una tassazione dell’1%.
Raiola
Concretizzato il passaggio di Pogba al nuovo agente, Raiola prese subito possesso di tutti i diritti di immagine del giocatore. Arrivando a siglare un contratto con Adidas dal valore di 40 milioni. Un’enormità. Qui si inserisce Football Leaks, accusando di evasione il calciatore dello United, perché, in questo caso, completamente cosciente e consenziente. Infatti Raiola creà la società Aftermath collocandola nell’isola di Jersey, un noto paradiso fiscale, ovviamente. Il che rende evasore Pogba per la cifra percepita dai suoi diritti di immagine.
“Commissioni” strapagate
Altro capo d’accusa per l’agente italo-olandese sono le esose commissioni ricevute dagli Agnelli. A pensar male, si direbbe per mantenere il Polpo in bianconero per qualche anno in più, in realtà non ne si trova giustificazione precisa. La verità su come siano andate le cose rimarrà avvolta nel mistero, almeno fino a nuovi aggiornamenti.