Dalla stagione 2018/19 la Champions League cambierà volto e a favorirne saranno le squadre dei quattro campionati maggiori, tra cui proprio l’Italia. Dal 2018 Spagna, Inghilterra, Germania e Italia avranno quattro posti assicurati ciascuna, senza che le loro squadre passino dai preliminari. La riforma voluta da Platini, ai tempi, aveva infarcito la competizione di squadre minori, diminuendo così l’appeal del trofeo e la competitività di alcune gare.
Le squadre partecipanti saranno così 26 qualificate in base al ranking più altre 6 che passeranno dai preliminari. L’ipotesi di una Superlega è stata quindi scartata, mentre è sul tavolo la proposta di qualificare le prime tre dei campionati maggiori in base alla classifica finale più una quarta per meriti storici, cosa che eviterebbe la non qualificazione di club storici come Milan, Liverpool, Manchester United e Benfica se non dovessero riuscire ad arrivare almeno quarti.
Nuova Champions dal 2018/19
La notizia è stata ufficializzata dal Comitato Esecutivo dell’Uefa che, tra l’altro, ha confermato Lione come sede della finale del 2018. Ecco il comunicato scritto sul sto ufficiale:
“Per quanto riguarda il ciclo 2018-21 delle competizioni UEFA per club, in seguito alle decisioni prese ad agosto, sono stati approvati i dettagli completi della lsta di accesso, il coefficiente per club e la distribuzione. La nuova lista di accesso continua a dare alle 55 federazioni la possibilità di qualificarsi alla fase a gironi di entrambe le competizioni. Inoltre tutti i campioni nazionali eliminati nei turni di qualificazione di UEFA Champions League avranno una seconda possibilità nelle competizioni europee accedendo a un percorso campioni dedicato con in palio la qualificazione in UEFA Europa League.
Il nuovo coefficiente per club non includerà più il 20% di contributo per il coefficiente delle federazioni nazionali. Questa modifica è stata fatta per evitare di dare un ulteriore vantaggio iniquo alle squadre delle federazioni col ranking più alto e la conseguente penalizzazione dei club con ottime prestazioni individuali ma scarso coefficiente della federazione d’appartenenza. Il coefficiente per club, usato per stabilire la fascia, sarà calcolato sulla base dei risultati degli ultimi cinque anni, in modo da rispecchiare l’attuale forza delle squadre, e non conterrà dei punti bonus per titoli vinti in passato.
Al contempo il coefficiente per club usato per la distribuzione finanziaria coprirà gli ultimi dieci anni e includerà punti bonus per titoli vinti in precedenza. Questa scelta è stata fatta per rispecchiare il contributo a lungo termine dei club vincitori nella promozione e nel successo del brand della competizione”.