Così come tutta la Juventus, sabato sera anche Stefano Sturaro ha ritrovato sé stesso. Una partita maschia e di grande quantità quella offerta dal classe 1993. Dopo l’infortunio al ginocchio che lo aveva colpito nel quarto di finale Germania-Italia, il centrocampista si è pian piano ripreso. Un tempismo eccellente, considerati gli impegni di Lemina e Asamoah (possibili titolari contro la Dinamo Zagabria) che giocheranno la Coppa d’Africa, mancando per più di un mese.
PROFILO TATTICO
Il ritorno di Sturaro potrebbe rivelarsi decisivo per le sorti della mediana bianconera, reparto spesso in difficoltà e 
al centro delle critiche. Il suo dinamismo, infatti, potrebbe permettere agli altri interpreti, Marchisio e Pjanic su tutti, di dedicarsi prettamente alla costruzione del gioco; andando a conferire la tanto richiesta qualità alla manovra juventina. Allegri ha sempre dimostrato una grande stima nei suoi confronti. Tanto da regalargli una maglia da titolare nella semifinale di andata contro il Real Madrid; il mediano ripagò il tecnico con una grandissima prestazione, salvando addirittura il gol del possibile 2-1 madrileno. Anche nella passata stagione Sturaro ha giocato un ruolo di primissimo piano: sotto di due reti in casa contro il Bayern, Allegri decise di puntare su di lui; scelta che si rivelò decisiva con l’azzurro ad insaccare il pallone del 2-2.
RINNOVO
Il contratto dell’azzuro scade nel giugno del 2019; sono già iniziati i contatti per trattare un rinnovo del contratto con conseguente adeguamento dell’ingaggio (al momento pari a 1.5 milioni di euro). Molto dipenderà dal suo rendimento nel prossimo futuro, questo appare certo; ma c’è la sensazione che le parti possano trovare facilmente un accordo. La Juventus ha scommesso molto sul giovane, portandolo alla corte di Allegri già nel gennaio del 2015. L’ex Genoa non ha fatto mai mancare il proprio impegno. Dopo un inizio di stagione un po’ tribolato, ha tutta l’intenzione di riscattarsi, andandosi a riprendere la stima anche dei propri tifosi.