E’ uscita Juventus – Atalanta sulla ruota di Torino: jackpot sbancato. Prevedere infatti un incontro di vertice tra bianconeri e nerazzurri non sarebbe stato difficile; ciò che non si sarebbe potuto prevedere era che, al posto della solita banda di “cartonati”, c’era Bergamo Calcio. E reduce da 6 vittorie consecutive e da 7 vittorie ed un pareggio nelle ultime 9 gare. Numeri mostruosi per qualsiasi grande squadra, assolutamente dell’altro mondo se rapportati alla realtà atalantina.
Pensare che la stagione non era cominciata in discesa. Nelle prime 7 partite i bergamaschi hanno collezionato ben 5 sconfitte. Con la logica conseguenza tutta italica di dare gli 8 giorni al tecnico. D’altra parte, il presidente Percassi non poteva esimersi dal comportarsi come “così fan tutti” i suoi colleghi altolocati. Zamparini docet. ‘Caro Gasperini, capisco che lei abbia una visione diversa del calcio. Però, veda, Pinilla e Paloschi a me costano quasi 5 milioni lordi in due. Dunque devono giocare. Se non lo fa, troverò un suo collega che mi dia retta’
Dunque Gasperini si è allineato al volere della dirigenza. Nemmeno per sogno, a Bergamo non sapevano ancora chi è Gian Piero Gasperini da Grugliasco, prolungamento di Torino verso ovest in direzione Francia, segno dell’ acquario e quindi libero e privo di catene, talebano delle sue idee e pronto a lavorare sul campo dal mattino alla sera per insegnare calcio.
Sarebbe bello chiedere a Percassi quanto le scelte del mister abbiano fatto lievitare il valore della rosa nerazzurra. Al netto di Pinilla e Paloschi, ovviamente. Sta di fatto che questa sera allo Stadium si presenterà una squadra che potrebbe annoverare dei futuri juventini e con quotazioni assai importanti. Nomi come Kessie, Gagliardini stesso o Caldara iniziano ad essere affiancati alla Juve. Nella migliore delle tradizioni oltretutto, giacchè con i trasferimenti da Torino a Bergamo e viceversa di giocatori di primissimo livello si potrebbero scrivere trattati.
E chi lo sa che, i sogni sono sempre permessi, in un futuro nemmeno molto lontano, dopo il naturale scadere del contratto che lega Allegri a Corso Galfer, non sia proprio Gian Piero Gasperini a ritrovare i suoi ragazzi in maglia bianconera. Dopo tutto, sarebbe uno juventino vero, garanzia di bel gioco, un piemontese al “comando”, come si dice a Torino per definire un prodotto eccellente “marcaleùn”. Non è forse quello che dall’inizio di stagione si vede chiedere a più non posso da una tifoseria inquieta e litigiosa?
Per l’Europa si dovrebbe attrezzare, è vero, ma anche Lippi non ne masticava per nulla e sappiamo tutti a Roma come è andata a finire, per tacere di Tokyo. Intanto chiamarsi Gian Piero in casa juventina vuole dire tanto, anzi tutto! Ovviamente da domani in avanti, perchè dalle 20,45 di questa serata umida ed uggiosa è vietato finire su “Scherzi a parte”.
Immagini tratte da bergamopost.it e bergamonews.it
This post was last modified on 4 Dicembre 2016 - 09:06