“Il ritorno del Gorilla per ritrovare certezze in difesa”. La Gazzetta dello Sport, all’interno della sua edizione odierna, sottolinea quanto il rientro di Giorgio Chiellini sia di vitale importanza per Massimiliano Allegri e la difesa della Juventus.
Sarà un finale d’anno senza la BBC, perché a meno di clamorose sorprese Barzagli e Bonucci non recupereranno per la Supercoppa natalizia di Doha, ma il ritorno di Giorgio è già una buona notizia per Massimiliano Allegri. Con lui accanto anche uno tendenzialmente tenero come Daniele Rugani può diventare più cattivo e determinato.
Domenica nello spogliatoio del Marassi è stato la spalla di Buffon nel discorso alla squadra: così non va, bisogna cambiare atteggiamento in campo. Chiellini conta di dare un aiuto pratico alla ciurma sabato sera con l’Atalanta, quando Allegri dovrà ridisegnare la difesa. Un trio formato da lui, Benatia e Rugani sarebbe cosa inedita, l’alternativa è il ritorno alla linea a quattro, con Giorgio a sinistra e uno degli altri due reduci a destra.
Chiello non gioca titolare da Juventus-Napoli del 29 ottobre, quando dopo 40 minuti si fece male al polpaccio destro. Ha saltato 2 partite (Lione e Chievo), con il Pescara era in panchina e con il Siviglia ha giocato pochi minuti nel finale. A Genova Allegri ha scelto di risparmiarlo, mandando in campo Rugani dopo il k.o. di Bonucci. Adesso è pronto per mettersi alle spalle un inizio di stagione discretamente sfortunato: su 19 gare ne ha giocate 12, è stato il meno utilizzato della BBC (prima del polpaccio, si era fermato per un risentimento ai flessori della coscia sinistra: 3 partite out).
Rugani ha giocato le ultime 3 di fila, cosa che non era mai successa in questa stagione. Con uno come Giorgio accanto può solo mi gliorare. Per Daniele è pronto il rinnovo di contratto fino al 2021 (con un ingaggio che passerà da 850 mila euro a un mi lione e mezzo di euro): segno di grande fiducia. Lui e Benatia avranno il difficile compito di non far rimpiangere la BBC.
I numeri parlano di 2 gol subiti nelle 5 partite giocate con il trio titolare, contro i 12 nelle 14 in cui mancava almeno uno dei tre. La differenza si sente: si passa da una media di 0,4 a 0,8. La voce reti subite recita 12 in campionato: neanche l’anno scorso la Juve ne aveva prese così tante. Urge correre ai ripari, anche perché come ripete in continuazione Allegri gli scudetti non te li fanno vincere gli attaccanti bensì i difensori.
This post was last modified on 1 Dicembre 2016 - 21:41