ORE 20.05, DYBALA NON RIENTRA IN GRUPPO
Più lento del previsto il recupero di Dybala. L’attaccante argentino, che sarebbe dovuto rientrare per la gara con il Pescara, non ha del tutto smaltito l’infortunio alla coscia destra. Più di qualche dubbio sulla sua convocazione per la sfida interna con l’Atalanta, dato che il fantasista anche oggi ha lavorato a parte.
ORE 15.30, NEWS DA VINOVO
La sfida di sabato sera contro l’Atalanta si avvicina e la Juventus lavora sodo a Vinovo per arrivare alla gara nelle migliori condizioni.
Come si legge su Juventus.com, dopo la seduta di ieri, che ha alternato il lavoro con il pallone a quello atletico, oggi la squadra, divisa in gruppi, ha lavorato su tecnica e forza. Domani il gruppo sarà nuovamente al lavoro al mattino, per proseguire la preparazione in vista della sfida contro i bergamaschi
ORE 9.30, VERSO JUVE-ATALANTA
Ripartire nella gara più difficile. L’impresa (termine non usato a caso) che aspetta la Juventus si chiama Atalanta, squadra che i bianconeri dovranno affrontare sabato sera alle ore 20.45 allo Juventus Stadium. Dopo la debacle contro il Genoa, dunque, la “banda Allegri” dovrà immediatamente rispondere alle critiche di questa settimana e, forse, affrontare l’Atalanta, la squadra più in forma del campionato, potrebbe aiutare i bianconeri.
DIFESA A 4
Vista l’incredibile epidemia di infortuni che sta disintegrando la difesa della Vecchia Signora, Allegri dovrebbe schierare davanti a Buffon una linea composta da Lichtsteiner a destra, Rugani o Benatia e Chiellini centrali, Alex Sandro a sinistra. A centrocampo tornerà Marchisio, mentre bisogna capire ancora con che modulo giocherà Allegri: se fosse 4-3-1-2 possibile Pjanic trequartista, con un’occasione per Sturaro, Asamoah o Lemina. Anche davanti i dubbi sono pochi: Higuain e Mandzukic guideranno l’attacco bianconero.
Indizio che fa presupporre il ritorno di Dybala almeno in panchina è il fatto che Kean è stato convocato da Grosso per la gara della Juventus Primavera. La Joya potrebbe, dunque, riassaporare il campo dopo più di un mese, e magari entrare nel momento del bisogno.