La storia è sempre la stessa. Più di un lustro è passato, ma si cerca ancora l’anti-Juve. Si cerca la squadra che possa spodestare i bianconeri e far cessare questo periodo del terrore. L’attesa che questo avvenga si fa ogni anno più incalzante, l’anti-juve è il fantomatico signor Godot invocato da Vladimiro ed Estragone nell’opera di Beckett. C’è chi la cerca perché nostalgico di una Serie A che fu, c’è chi invece si è semplicemente stufato di vedere la Juventus vincere.
Ogni settimana l’anti-Juve cambia, c’è chi la vede in quella squadra, chi invece in quell’altra. È un po’ come la Francesca cantata da Battisti. In questi anni, però, la storia non è cambiata: l’anti-Juve è sempre e comunque la Juventus. Cercarla in altre squadre è come provare a rintracciare il Santo Graal.
Roma come anti-Juve sembra essere un’affermazione detta più per abitudine che come dato di fatto. Cosa spinge, infatti, maggiormente a pensare che non sarà alla fine lei a trionfare? L’ambiente. Ora molti sbufferanno, stanchi di questa leggenda metropolitana. L’ambiente a Roma non è mai stato un problema e, poi, che vuol dire “ambiente”? Eppure, una squadra con tifosi che pensano che un allenatore sia bravo solo se va a braccetto con Totti, con supporters che ancora chiamano Capitan Futuro un giocatore prossimo alla MLS e con radio sportive dedicate che si scannano tra di loro, forse, qualche problema di ambiente ce l’ha.
La prova del nove avverrà quando le forze fisiche caleranno e la Roma cannerà un paio di partite consecutive. Se non ci saranno forconi fuori dal campo di allenamento, allora la Roma potrebbe candidarsi seriamente come anti-Juve.
Per quanto riguarda Dzeko, Higuain potrebbe spiegargli che forse è meglio abbassare la propria media gol per non rimanere troppo scottati dalla delusione.
Il Milan diventerà vincente – probabilmente sarà proprio la squadra rossonera a portare a casa il primo scudetto post-dominio Juventus – ma non quest’anno, tendiamo a credere. Gli ingranaggi vanno oliati, i giovani devono responsabilizzarsi e farsi guidare da chi ne ha viste tante. Il Milan potrà anche arrivare dopo la Roma in questa stagione, ma il suo futuro sembra più roseo.
Se il bel gioco di una squadra si ferma come un’automobile in panne in mezzo al deserto in concomitanza dell’infortunio del numero nove, forse in questo bel gioco c’è qualcosa da rivedere. C’è chi se la prende con De Laurentiis reo di non aver acquistato un vice-Milik. Potrebbe essere anche vero, ma lo stipendio a un allenatore che dovrebbe essere in grado di trovare delle contromisure chi lo paga? Quello stesso De Laurentiis.
In sostanza, se per giocare bene, o per vincere anche giocando male, hai bisogno di Higuain o di Milik, il bel gioco diventa solo uno specchietto per le allodole.
I bianconeri potranno alimentare ancora per una settimana le speranze dei romantici calcistici con una prestazione non all’altezza, ma dopo il passo falso con il Genoa i giocatori della Juve avranno senza dubbio più voglia di spegnere sul nascere ogni velleità.
Va detto che ai tifosi bianconeri, sotto sotto, piacerebbe perdere lo scudetto ai danni dell’Atalanta di turno piuttosto che vedere Milan, Roma o Napoli esultare.
This post was last modified on 1 Dicembre 2016 - 11:11