La Juventus, nonostante il doppio primato in Champions e campionato, vince ma non convince. Questo era quanto poteva dirsi dei bianconeri alla vigilia della sfida di Marassi. Una situazione, certamente, non piacevole per le altissime aspettative; la maschera dei punti conquistati, nonostante tutto, rappresentava un paradossale punto di forza: una squadra che vince pur non esprimendosi al meglio. Il risultato di Genova ha però accesso un allarme, come è lecito che sia. Ma l’esame di coscienza deve tener ben presente l’obiettivo: migliorarsi e vincere; infatti il rischio sarebbe pervenire ad un disfattismo in grado di produrre un pericoloso immobilismo. Per oltrepassare il momento difficile, la prima cosa da fare è recuperare gli infortunati. Uno in particolare.
Il recupero più importante, con quello di Dybala, è quello di Claudio Marchisio. L’inserimento del
Il ruolo ha avuto parecchi interpreti, Allegri vede Hernanes come la vera alternativa all’azzurro. Il brasiliano è
Il fattore tecnico non è, però, l’unica ragione a rendere Marchisio una pedina fondamentale dello scacchiere. Infatti il numero 8 incarna lo spirito della Juventus. La voglia di fare sempre meglio. La mentalità vincente e famelica di cui si sta sentendo la mancanza in questo momento della stagione. Come testimoniato dall’altro grande assente, Paulo Dybala che si disse impressionato dalle parole di Claudio nel corso del viaggio di ritorno da Berlino, piene della voglia di vincere la coppa al tentativo successivo. Il Principino fece capire all’argentino cosa vuol dire giocare nella Juventus. Non resta che attendere il ritorno in campo dello spirito e del talento di questi due campioni.
This post was last modified on 29 Novembre 2016 - 20:31