Molto in questi ultimi anni si è detto sul futuro di Francesco Totti: smette? Non smette? Lui si sente bene ed in barba ai suoi detrattori e, soprattutto, alla carta d’identità, continua a giocare con la voglia di un ragazzino.
Il campione che non scade
Che piaccia o no, Totti di Roma e della Roma è il simbolo. Lui lo sa, ed è anche questa
confidenza che lo porta a pensare di continuare col calcio nonostante la sua età, nella grande maggioranza dei casi, voglia dire ritiro. “Ho grande fiducia nella mia mente e nel mio corpo e mi diverto ancora, perché dovrei smettere?“, il 30 giugno scadrà il suo contratto, e allora se ne riparlerà, ma Francesco per ora non si pone limiti.
Per dare ulteriori conferme, oggi il capitano tornerà tra i convocati con obiettivo derby, che si giocherà il 4 dicembre, ma intanto parla del momento della sua Roma: “Per essere veramente una grande squadra dobbiamo essere più cattivi, specialmente con le piccole. Prendete la Juve, quando incontrano Chievo o Bologna giocano male ma il risultato lo portano a casa lo stesso, questo è essere affamati loro non mollano mai. La differenza la fa la mentalità, loro scendono in campo con l’idea di poter vincere sempre, noi dobbiamo essere più competitivi“.