Gli occhi del mondo addosso. Quello che in poche settimane era un semplice ragazzino, promettente e talentuoso, nel giro di poco tempo ha attirato su di sè l’attenzione del gran calcio. Stiamo parlando di Moise Kean, classe 2000, prima ragazzo del nuovo millennio ad esordire in campionato e in Champions, insomma, roba da predestinati.
FAMIGLIA. Al momento del suo esordio in campionato hanno commosso ed incuriosito le lacrime del fratello di Kean, Giovanni, di sette anni più grande, meno talentuoso (gioca in Serie D), che ha rilasciato una lunga e interessante intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Ha parlato soprattutto dell’infanzia per niente felice del piccolo Kean a causa dell’abbandono del padre, che ha deciso di formarsi una nuova famiglia, dell’amicizia del giovane talento con un ex bomber della Juventus Ciccio Grabbi, e del ruolo, fondamentale, della madre, onnipresente e severa, preoccupata di imporre fin da piccolo a Moise educazione e rispetto.
Il paragone con Balotelli è quasi d’obbligo, molte le caratteriste che li accomunano, il procuratore per esempio. Giovanni Kean, però, tranquillizza tutti: “I tifosi della Juve stiano tranquilli, Raiola non vuole portarlo via, siamo nel club giusto. Forse la Juve all’inizio non aveva capito quanto fosse forte e invece lui si. Raiola ha solo preteso un accordo equo che è stato trovato e a breve arriverà la firma sul contratto”. Insomma, parole davvero rassicuranti anche alla luce delle indiscrezioni circolate in più occasioni che vedevano Mino Raiola intenzionato a far espatriare il giovane Kean all’estero. Perchè vale la pena ricordarlo, Moise Kean è a tutti gli effetti italiano, sarà quindi interessante vederlo anche con la maglia della nazionale, magari per frantumare qualche altro record come già accaduto alla Juve, in attesa del gol, che sicuramente arriverà.
SOGNO. E quando alla fine al fratello di Moise si chiede di esprimere un desiderio o un sogno per il fratello, Giovanni Kean non ha nessuna esitazione: “Chiuda gli occhi, dove sarà tra cinque anni il suo fratellino? Alla Juve, un 9 come Higuain, e anche felice e orgoglioso in maglia azzurra”.
Aristide Rendina