Uno dei dogmi calcistici per eccellenza è sicuramente quello che afferma che i gol li devono fare gli attaccanti. Nel 2016, però, questa considerazione è diventata anacronistica? La sensazione è che sia proprio così. Il calcio è diventato molto più veloce e gli schemi si sono arricchiti di molteplici variabili tattiche. Una cosa è certa, avere l’apporto in zona gol di tutta la squadra è sempre e comunque un bene e oggi, più di ieri, i difensori entrano nel tabellino dei marcatori. Leonardo Bonucci è probabilmente, insieme a Sergio Ramos, una delle massime espressioni del difensore bomber.
Che Bonucci sia un bomber non è un’asserzione che si basa sulle sue conquiste amorose. Bonucci sfonda spesso e volentieri le porte avversarie, non solo con gol di testa, una caratteristica che accomuna i difensori, ma anche con veri e propri capolavori balistici. Il difensore di Viterbo ha segnato in maglia bianconera 18 gol, tutti su azione (a questo possiamo aggiungere un penalty battuto durante la batteria dei rigori nella semifinale di Coppa Italia dell’anno scorso contro l’Inter).
Tornando indietro nel tempo, molti ricorderanno sicuramente il gol segnato all’Inter nella passata stagione. Anche in quel caso, un tiro al volo da goleador implacabile. Forse, però, la dimostrazione più lampante delle sue capacità balistiche si è palesata in una gara di Champions. L’allenatore era Conte e la Juve giocava contro lo Shakhtar Donetsk. Il tiro di prima intenzione, con leggera rotazione del corpo, su cross rasoterra e leggermente arretrato da calcio d’angolo, fu una vera e propria prodezza che pochi difensori attualmente riuscirebbero a replicare.
Un’eredità pesante per Bonucci risiede nella leggenda bianconera che ancora oggi fa emozionare col semplice suono del suo nome: Gaetano Scirea. Il difensore che giocò dal 1974 al 1988 con la maglia della Juventus mise a segno ben 24 reti. Leonardo Bonucci può superare questa statistica, divenendo uno dei difensori più prolifici della storia della Juventus.
La media gol di Bonucci è comunque altissima per gli standard. Avere in campo un difensore con la sua facilità di tiro e la sua precisione sotto porta, sia di testa che di piede, è un bonus da sfruttare, soprattutto in giornate come quella di questa sera. Un attacco spuntato con ben tre assenze illustri non ha impedito alla Juventus di far sua la partita e di qualificarsi agli ottavi, questo grazie anche, appunto, alla possibilità di far gol con chiunque.
Ah, ovviamente sa anche difendere come pochi in Europa.
This post was last modified on 23 Novembre 2016 - 13:13