Claudio Marchisio, il principino bianconero, nell’anticipo serale della tredicesima giornata, è pronto a riprendersi (stavolta definitivamente) lo scettro del centrocampo al termine di sette mesi tribolati che lo hanno costretto a tifare i suoi compagni, di nazionale e di club, dai box. Un’assenza pesante ai fini della spedizione italiana in Francia, ma che ha avuto ripercussioni anche in ottica juventina.
I sostituti non sono di certo mancati: parliamo di Lemina, Pjanic ed Hernanes.
Lo dimostra la media di
1,33 gol segnati (non esaltante per una squadra come la Juventus) e di 0,33 gol subiti. Ottimo l’esordio contro la Fiorentina, dove abbiamo visto un Lemina molto propositivo, andare più volte al tiro, così come nei match contro Lazio e Sassuolo. Da lì in poi un leggero calo: giungono prove non esaltanti nei match di Champions contro il Siviglia e Lione (dove viene anche espulso) ed in campionato contro il Palermo.
Vengono a galla così i limiti del gabonese: ottimo interditore ma con un piccolo deficit creativo. Nonostante ciò con Lemina in mediana la Juventus vince il 66,6% delle partite quindi il voto non può che essere positivo. SEI E MEZZO
I numeri sono certamente dalla parte del brasiliano, che però non sempre si rivela impeccabile: sono tante, forse anche troppe le disattenzioni del Profeta nella zona nevralgica del campo, lì dove ogni errore potrebbe rivelarsi fatale. Ecco perché Hernanes è il classico giocatore per cui vale la regola del “suo figlio non si impegna ma potrebbe”, proprio perché senza certe distrazioni l’ex Lazio ed Inter sarebbe uno tra i migliori lì. SETTE (IN CONDOTTA)
Dopo un mese da part time, da sabato (anche se domani la sua presenza da titolare non è certa) in poi Claudio Marchisio è pronto a salire in cattedra a tempo pieno: con lui c’è poco da scherzare, gli avversari sono avvisati.
This post was last modified on 18 Novembre 2016 - 15:07