Una partita semplice, sulla carta, quella di domani sera tra Juventus e Pescara. Ma Massimiliano Allegri, condottiero esperto e lungimirante, ha tanti buoni motivi per non prenderla sotto gamba. Uno di questi è che sa benissimo cosa voglia dire, per i Delfini, la parola orgoglio.
PERICOLOSI
La squadra di Massimo Oddo è stata, sino ad ora, molto sfortunata. Dopo un inizio che faceva ben sperare, soprattutto dopo il pareggio per 2 a 2 contro il Napoli alla prima di campionato, i biancoazzurri sono stati molto sfortunati negli episodi in campo. Partite come quella contro il Milan ne sono la prova, in cui, come spesso in questo Serie A, la squadra abruzzese ha dimostrato di saper stare in campo e di avere giocatori di qualità e di prospettiva. Tutto ciò non è però bastato per l’ottenimento di risultati e punti, motivo per cui dalla prossima partita sarà fondamentale vincere. Questi sono i motivi principali per cui il tecnico bianconero ha affermato oggi in conferenza stampa: “La partita non sarà semplice. Il Pescara ha difficoltà di classifica, ma gioca bene e crea molto. Spesso non ha affatto meritato di perdere”. Sottovalutare l’avversario potrebbe essere un grave errore ai fini dell’obiettivo di sempre: lo scudetto; ecco perché la tensione, domani sarà altissima per i bianconeri.
LI CONOSCE
D’altronde Massimiliano Allegri, l’ambiente in quel di Pescara, lo conosce bene e sa a cosa va incontro. Lui tra i Delfini ci ha giocato e ha segnato, con due gol rifilati proprio alla Vecchia Signora. Fu il 30/05/1993, un Pescara-Juventus finito 5 a 1 in cui a segnare fu, per due volte, proprio l’attuale tecnico della Juve. Portare quei colori, provare l’emozione di battere Madama all’Adriatico ha lasciato sicuramente il segno, e giocare con quella maglia contro la squadra più forte d’Italia sa bene cosa voglia dire. Vuol dire che non ci si ritroverà semplicemente contro la terzultima in classifica, ma contro una squadra di giocatori pronti a dimostrare tutto il loro valore: “Noi abbiamo un solo risultato: attraverso queste partite passano gli scudetti. Domani scenderà in campo la formazione migliore”. Così ha continuato il Conte Max, che non vuole sentire ragioni: le partite semplici non esistono. Mai.
PSICOLOGIA
“Per quanto riguarda la partita di domani, come sempre la partita dopo la sosta è la più pericolosa – ha continuato il mister –, perché bisogna ricalarsi subito nel campionato”. La testa potrebbe essere già indirizzata verso il Siviglia, e questo non è ammissibile. Gli obiettivi vanno centrati uno alla volta, e oltre al pericolo di un avversario ostico come quello di domani, non bisognerà crearsi pericoli in casa. Ci vorrà la migliore Juventus possibile, e a creare difficoltà ci pensano già le assenze e la condizione non ottimale di giocatori come Marchisio e Chiellini. Ragion per cui, la testa, deve essere nella condizione giusta. E Allegri è uno che sa come far rigare dritto, ragionare, e rendere serene le le menti dei suoi.
Perché focalizzare l’obiettivo è il primo passo per raggiungerlo. E Juventus-Pescara, va vissuta come una partita da scudetto. A portare consiglio ad Allegri, mai come sta volta, è Allegri stesso.