Una storia che non finisce mai: una pellicola infinita che sembra non esaurirsi nemmeno quando sono passati 18 anni. Quale? Quella del contatto Iuliano-Ronaldo. E il protagonista è sempre lo stesso. Il difensore della Juve? No. Il fenomeno? No. Gigi Simoni, allenatore dell’Inter all’epoca, che non riesce proprio a fare a meno di parlarne ogni volta che può farlo. E, ancora una volta, l’ex tecnico dei nerazzurri ha rispolverato l’accaduto (anche se di polvere ce n’è ben poca) nella sua autobiografia.
“TROPPO SIGNORE”
Quella partita la vinse la Juve, con un gol di Alex Del Piero, e la Juventus vinse il campionato con ben 4 punti di scarto, tra l’altro perdendo molti punti nel finale. Ma nella memoria di molti è rimasto soltanto quell’episodio, quello scontro che a distanza di anni ancora desta dubbi alla moviola, figuriamoci polemiche. Gigi Simoni non ha mai accettato la non chiamata dell’arbitro Ceccarini, facendolo notare abbastanza chiaramente all’epoca, quando invase il campo, e ancor più chiaramente nei 18 anni (quasi 19) che sono passati. Questa volta, la stoccata è arrivata attraverso la sua autobiografia: “Forse con Ceccarini sono stato un po’ troppo signore” – tra il serio e l’ironico. Poi aggiunge: “Io ho comunque sempre mantenuto un certo modo di comportarmi e non mi pento. Anzi, credo che questa mia peculiarità sia sempre stata apprezzata da tutti”
“POTEVO GUADAGNARE DI PIÙ”
Oltre a quest’episodio, Simoni aggiunge come, da allenatore, avrebbe potuto guadagnare di più, ma, a parer suo, questo non gli è stato permesso per via del fatto che è sempre restato fedele ai suoi ideali e a i suoi principi. “Ho sempre fatto contratti annuali: non avevo un procuratore e forse per questo ho guadagnato anche meno di quello che avrei potuto. Ma sono sempre rimasto fedele ai miei principi”. – ha concluso Simoni.