Tutto o quasi è stato detto circa le difficoltà di sviluppo della manovra juventina. Quando si riscontrano delle problematiche nelle incursioni centrali si tende, spesso, a riversarsi sulle corsie esterne. I moduli, fino ad oggi, utilizzati favoriscono la partecipazione delle fasce alla costruzione del gioco. Per questo, tutto ciò che da giocatori come Pjanic era lecito attendersi, adesso si ritrova riversato sulle spalle di altri. Nella fattispecie, spesso la Juventus si affida a Cuadrado, ma ancor di più ad Alex Sandro.
Se i bianconeri possono godere delle prestazioni del brasiliano, molto del merito spetta a Marotta e Paratici. I
Come detto, positiva è stata la sua prima annata torinese. Ma quella attuale si sta rivelando ancor migliore. Le
Alex Sandro è ancora giovane, classe 1991, e come tale può ancora migliorare tanto. In particolare sotto il profilo della continuità e dell’attenzione. L’esterno pecca ancora di qualche piccola amnesia, come quella che ha portato a subire il gol contro il Napoli: non segue la risalita della difesa, tenendo in gioco Callejon. Ma le qualità sono enormi e sotto gli occhi di tutti, per cui non è difficile ipotizzare che la stagione si riveli un continuo crescendo per il difensore. Apporto offensivo notevole, grande capacità di corsa e sinistro educatissimo, degno dei migliori terzini brasiliani (uno tra tutti Roberto Carlos), uniti ad una straripante forza fisica: il prototipo del terzino moderno. Il meglio deve ancora venire, e quando la Juventus ritroverà il bel gioco smarrito, potrà disporre di un arma letale sulla fascia sinistra, come un asso nella manica, non come unica (o quasi) fonte di spunti.
This post was last modified on 9 Novembre 2016 - 13:45