Tutto o quasi è stato detto circa le difficoltà di sviluppo della manovra juventina. Quando si riscontrano delle problematiche nelle incursioni centrali si tende, spesso, a riversarsi sulle corsie esterne. I moduli, fino ad oggi, utilizzati favoriscono la partecipazione delle fasce alla costruzione del gioco. Per questo, tutto ciò che da giocatori come Pjanic era lecito attendersi, adesso si ritrova riversato sulle spalle di altri. Nella fattispecie, spesso la Juventus si affida a Cuadrado, ma ancor di più ad Alex Sandro.
Acquisto mirato
Se i bianconeri possono godere delle prestazioni del brasiliano, molto del merito spetta a Marotta e Paratici. I dirigenti, infatti, versarono 25 milioni al Porto, nonostante il giocatore avesse il contratto in scadenza nella medesima stagione. L’operazione fece storcere il naso a più di qualcuno, ma il tempo, ancora una volta, è stato in grado di dare le attese risposte. Alex Sandro infatti ha ripagato l’investimento con prestazioni di grande livello nella scorsa stagione, facendo anche aumentare il proprio valore. Se la dirigenza juventina non si fosse mossa in tempo, probabilmente il terzino si ritroverebbe in un’altra grande squadra europea. Perché, ad oggi, esterni difensivi del suo livello sono merce rara, ma soprattutto molto costosa.
I numeri
Come detto, positiva è stata la sua prima annata torinese. Ma quella attuale si sta rivelando ancor migliore. Le presenze del brasiliano sono già 11 in Serie A, contro le 15 totalizzate nel corso dello scorso anno. Testimonianza di come si stia prendendo la titolarità. Come spesso accade, dopo il primo ambientamento, Alex Sandro sta incrementando la propria importanza dal punto di vista difensivo. Il tatticismo italiano sembra aver fatto effetto, infatti i numeri difensivi sono migliorati molto rispetto alla scorsa stagione. Come ogni terzino sudamericano, è dedito alla fase offensiva; anche qui le statistiche migliorano: ha già totalizzato un numero maggiore di passaggi chiave; è migliorata la media cross, che con una punta come Higuain è imprescindibile prerogativa; la stagione 2016/17 si rivela migliore anche dal punto di vista dei passaggi effettuati, prova delle maggiori responsabilità a lui affidate.
Margini di miglioramento
Alex Sandro è ancora giovane, classe 1991, e come tale può ancora migliorare tanto. In particolare sotto il profilo della continuità e dell’attenzione. L’esterno pecca ancora di qualche piccola amnesia, come quella che ha portato a subire il gol contro il Napoli: non segue la risalita della difesa, tenendo in gioco Callejon. Ma le qualità sono enormi e sotto gli occhi di tutti, per cui non è difficile ipotizzare che la stagione si riveli un continuo crescendo per il difensore. Apporto offensivo notevole, grande capacità di corsa e sinistro educatissimo, degno dei migliori terzini brasiliani (uno tra tutti Roberto Carlos), uniti ad una straripante forza fisica: il prototipo del terzino moderno. Il meglio deve ancora venire, e quando la Juventus ritroverà il bel gioco smarrito, potrà disporre di un arma letale sulla fascia sinistra, come un asso nella manica, non come unica (o quasi) fonte di spunti.