Bene il risultato, contro il Chievo, ma dal punto di vista del gioco la Juve conferma di dover migliorare. Intanto, il passaggio verso la difesa a quattro continua. A Verona, la linea difensiva è stabilmente a quattro, con Alex Sandro e Lichtsteiner a fare gli esterni, e il terzetto si ricompone solo in sporadici frangenti, quando Alex Sandro ottiene licenza di offendere e Lichtsteiner, dall’altra parte riequilibra la squadra. Rimane, comunque, un piano realizzato solo a metà, sebbene la beffa a Maran, che aveva provato a disporsi a specchio, modificando la sua squadra, è sicuramente riuscita..
FONTE DI GIOCO
Gioco che passa dagli esterni, nei piani di Allegri, soprattutto dalla parte di Cuadrado e uno dei due attaccanti costretto a sacrificarsi largo. Di base è un puro 4-4-2, con Sturaro esterno atipico, ma spesso le progressioni di Cuadrado mutano il tutto in un altrettanto ‘spurio’ 4-3-3. La manovra, comunque, continua a non essere fluida e spesso l’unica fonte è proprio l’ex Chelsea, che accende la Juve con la sua classe, aiutato dalla corsa di Sturaro e dal grandissimo sacrificio di Mandzukic.
CENTROCAMPO
In mezzo, Pjanic ha un po’ più di libertà, con Hernanes chiamato a occuparsi di più della fase di non possesso e a mantenere maggiormente la posizione. Il brasiliano, però, pur disputando una buona partita, sbaglia spesso in fase di uscita in pressing e il bosniaco continua a faticare a trovare la posizione. Così, in mezzo spesso tocca a Bonucci prendersi le responsabilità più grosse. Visti i problemi, naturale il gioco si sfoghi ai lati.
Edoardo Siddi