Giornata tutta particolare quella di ieri, con la querelle iniziata dal pezzo del giornalista di Gazzetta G.B. Olivero sulle presunte parole di Buffon, a cui è seguita la risposta bianconera (leggi qui). Ora scende in campo anche il direttore del quotidiano rosa Andrea Monti. Ecco il suo editoriale sulla questione:
“Pregiudizio denigratorio”, ullallà. Le parole volano come pietre sul sito ufficiale juventino a proposito di un articolo pubblicato ieri sulla “Gazzetta”, ma debbono avere la consistenza della mozzarella considerato lo spessore del dibattito che ne scaturisce: squisitamente italiano, più italiano di una pizza ben lievitata. In un altro Paese e in un’altra civiltà calcistica, infatti, si faticherebbe a scorgere l’intento denigratorio in un pezzo – per altro lo confermiamo integralmente – che racconta come ancora una volta capitan Buffon abbia dato la scossa ad alcuni compagni visibilmente assopiti sugli allori. Quanto poi al “pregiudizio”, quello c’è ed è assolutamente positivo: SuperGigi striglia, la squadra risponde, si compatta e torna a vincere.
Siccome tutto questo è incontestabile, i coltivatori intensivi di zizzania di cui il web è produttore instancabile si attaccano al concetto di “avversari che in Italia si scansano” e strillano all’offesa. Bene, anche qui ci vuole molta ma molta fantasia per equivocare sulla constatazione dell’evidente strapotere della Signora in campionato. O per pensare che qualcuno voglia attribuire le sue vittorie alla compiacenza degli avversari. La realtà è più semplice: cosa fate se vi punta un treno diretto, un carrarmato, uno schiacciasassi, una pullman carico di cannibali capaci di divorarsi cinque scudetti a fila? Vi scansate per non essere arrotati, cercate di limitare i danni, vi disponete psicologicamente ad attutire l’urto, ad aggirare il nemico, a non cadere dritti nel suo pentolone. Cautele che nel calcio corrispondono solitamente a coprirsi e ad accettare l’iniziativa dell’avversario giocando di rimessa. Purtroppo la storia insegna che, con questa Juve, il trucco non funziona e otto volte su dieci tu prendi gol e loro fanno tre punti senza neppure dannarsi l’anima. Tutto qui.
Naturalmente scriviamo questo a beneficio dei nostri lettori juventini – molti e fedeli, grazie a Dio – senza alcuna speranza di convincere gli estremisti che, in rete e dentro il club, sono alla ricerca di un nemico a tutti i costi. Se questo è il loro obiettivo rimarranno delusi: la “Gazzetta” continuerà a seguire la Juve con il rispetto, la stima e l’ampio spazio che merita la squadra più forte d’Italia. A raccontarla con notizie possibilmente esclusive. E a credere che non vi sia un solo vero juventino offeso all’idea che Buffon abbia ricordato con parole spicce ad alcuni compagni una gran verità in sé banale: per vincere in Europa non basta ruggire, servono occhi e zanne di tigre. E fame conseguente.
This post was last modified on 5 Novembre 2016 - 15:29