E’ la vittoria di Max Allegri: grinta, coraggio e fattore C

Una prestazione da standing ovation, quella di questa sera contro il Napoli. Non tanto per il gioco – ancora lontano dalla perfetta armonia – quanto piuttosto per la reazione avuta dopo la rete dei partenopei di Jose Callejon. Fredda e lucida, com’è lecito aspettarsi da questa squadra. Chissà, i fantasmi del gol di Perisic devono aver agito nei meccanismi cerebrali dei bianconeri, i quali non si sono scomposti e sono andati alla ricerca dell’immediato sorpasso. Merito, soprattutto, di Massimiliano Allegri che, a differenza del suo collega Sarri, ha saputo dare un volto diverso alla partita con le sostituzioni a disposizione.

FATTORE C 

L’illuminazione arriva al minuto 37: Chiellini accusa l’ennesimo fastidio muscolari e Allegri, sul punto di inserire Benatia, spariglia le carte in tavola e si gioca l’opzione Cuadrado. Una scelta coraggiosa, forse azzardata, ma che alla lunga paga. Il colombiano restituisce alla Juventus quella creatività e quella pericolosità offensiva mancata per tutta la prima frazione e si conferma un elemento imprescindibile. Juan serve tanto, troppo. Contando che Dybala sarà assente fino alla sosta e che Pjanic – elemento di maggiore qualità – stenta ad ingranare nell’undici bianconero. Difficile pensare di fare a meno dell’ex Chelsea nelle prossime tre partite in calendario.


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L’altro ingresso decisivo è quello di Marchisio al posto di Pjanic, e non di Hernanes. Anche in questo caso Allegri si dimostra molto scaltro: inutile piazzare il “principino” nel traffico davanti la difesa – il pensiero del tecnico – in cui sarebbe certamente imbottigliato dai dirimpettai azzurri, bravi fino a quel momento a limitare le proiezioni offensive di Hernanes. Molto più utile da mezzala. Detto, fatto. Marchisio si rende protagonista di buone giocate e aiuta la Juventus a gestire il vantaggio.

Senza dimenticare la grinta con la quale il tecnico trascina i suoi ragazzi fino al fischio finale. Richiami, piccoli accorgimenti. Quei piccoli dettagli che fanno sempre la differenza tra una vittoria e una sconfitta. E alla fine arrivano i meritati tre punti. Date a Max quel che è di Max. 

 

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