Ci sono serate destinate a restare nella storia. Quelle serate con un solo leitmotiv possibile, quelle in cui niente è più importante di quei 90 minuti in campo e del fischio finale che sancisce la fine dell’ennesima battaglia. Ecco, queste sono le serate in cui ad emergere sono i protagonisti: quelli inaspettati, quelli confermati e quelli annunciati.
LA DESCRIZIONE DI UN ATTIMO
Uno solo era l’osservato speciale di stasera. Il giocatore che ha infiammato il mercato estivo, ha acceso il fuoco su una benzina che non aspettava altro che quella scintilla per partire. Gonzalo Higuaín è stato il protagonista dell’estate e della gara di questa sera. Senza freni, con la testa libera nonostante tutto. Nonostante il peso dell’ex, nonostante le chiacchiere della settimana e nonostante le aspettative di quelli che da qualche mese sono i suoi tifosi. Il Pipita ha allontanato tutto con quel calcio al pallone al 70′ e quell’esultanza nascosta dall’abbraccio dei compagni. La sua descrizione di un attimo, stasera, è stata la carambola di Khedira poco prima di spingere quel pallone in rete. È stata la forza di un fuoriclasse in grado di decidere le partite e la capacità e la freddezza di chi sa che può essere in grado di far esplodere lo Stadium.
L’APPUNTAMENTO COL DESTINO
Ed è bello pensare che, in realtà, fosse tutto già scritto, già da quel 26 luglio. L’addio al Napoli e l’arrivo alla Juventus, in un contesto non facile, fatto di giudizi che non lasciano via di scampo. Ma Gonzalo è stato forte a lasciarsi tutto alle spalle, a rispondere sempre sul campo, dimostrando che è uno dei migliori nove in circolazione. Poi, stasera, il fato lo aspettava al varco: Higuaín aveva il suo appuntamento col destino, è arrivato puntuale, lo ha affrontato di petto e alla fine ha vinto lui, Gonzalo. Ha vinto la sua squadra perchè lui, stavolta, fa parte di coloro usciti vittoriosi allo Stadium. Tutto il resto, conta poco. Conta poco la mancata esultanza e la vittoria sofferta. Contano poco le critiche poco costruttive e i giudizi sbagliati, affrettati. Quello che era importante, che lo è adesso e che lo sarà ancora è la classe che contraddistingue il Pipita. Quella fatta di numeri, di magie e di istinto da killer. Gonzalo è la migliore occasione arrivata al momento e al posto giusto. Era la sua partita, la sua serata e il suo scontro tra passato e presente: Higuaín ha preso tutto, mixato e spinto in rete insieme a quel pallone, al 70′, con lo Stadium che esplode e il coro subito dopo. Ha segnato proprio lui, con i ricordi che passano veloci e quegli attimi destinati a rimanere eterni.