A dirla tutta siamo rimasti molto sorpresi nel vederlo in campo fin dall’inizio. Del resto lo stesso Allegri nelle parole rilasciate in conferenza stampa prima di Juventus-Sampdoria aveva lasciato presagire a un suo innesto almeno a gara in corso, allo scopo di aggiungere un po’ di benzina al suo motore. Invece, per il “Principino” Claudio Marchisio arrivano i primi minuti della stagione proprio da titolare.
Per Marchisio subito chiavi del centrocampo
D’altra parte non si può certo dire che a uno come lui manchi l’esperienza nel prendersi la responsabilità della manovra a centrocampo, seppur dopo un infortunio che lo ha tenuto ai box per molti mesi, quando la maglia della Juventus aveva ancora le strisce più sottili di quella attuale. Di sicuro non poteva avere i 90 minuti nelle gambe tuttavia, per Marchisio, non poteva esserci ritorno migliore, specie con una netta vittoria. E, dobbiamo ammettere, senza nulla togliere ai vari Hernanes, Lemina e Pjanic – per i quali bisogna riconoscerne l’indiscussa professionalità – la sua presenza in mezzo al campo a dettare i tempi di gioco si è vista, eccome. Un movimento di palla che, con ogni evidenza, è risultato essere più fluido e veloce, non potendo far altro che bene a una squadra che si appresta a entrare ancora di più nel vivo della stagione, con il pensiero rivolto fin da subito al big match di sabato prossimo contro il Napoli di Sarri.
Standing ovation per il Principino
Ma l’importanza di rivedere Marchisio sul rettangolo verde dello Juventus Stadium, l’abbiamo assaporata ancora di più quando è stato richiamato in panchina da mister Allegri per lasciare spazio a Mario Lemina. Una standing ovation da parte dei tifosi bianconeri che sa tanto di liberazione e di affetto per chi, come lui, ha passato una vita indossando quella gloriosa maglia. Un pilastro ritrovato che aveva fatto patire e non poco a causa di quel brutto infortunio di Palermo e del quale si cominciava a sentire fin troppo la mancanza, sia da un punto di vista tecnico-tattico sia per la personalità e la sua leadership nello spogliatoio. Adesso Claudio ti manca la classica ciliegina sulla torta che, magari, potrai far gustare ai tuoi tifosi già a partire dalla prossima sfida; e sai bene a cosa ci riferiamo!
Andrea Bernardini