“Signori, benvenuti a casa“
Con queste parole Andrea Agnelli accoglie le migliaia di tifosi juventini che l’otto settembre 2011 hanno assistito all’inaugurazione del nuovo impianto sorto sulle ceneri del vecchio Delle Alpi. Lo Juventus Stadium, monumentale e futuristica casa di una Juventus che più che mai tentava di rinascere dopo delle annate a toni di grigio e uno scandalo che ha smosso il calcio italiano alle fondamenta. Ora che lo Stadium ospiterà la centesima partita della Juventus in serie A, fa anche bene guardarsi indietro e rivedere questi bellissimi cinque anni di campionato nella nuova casa della Juve.
All’epoca la metamorfosi juventina era già in atto, ma lo stadio
è stato il simbolo di una vera e propria ripartenza da zero, una ripartenza per migliorare. La squadra infatti riparte da Antonio Conte, juventino dentro e fuori, riparte dall’ultima stagione di Alessandro Del Piero, riparte con una società nuova e più vicina alla squadra ed ai giocatori di quanto già non fosse stata.
L’esordio in campionato è da ricordare. Il Parma fa solo da sparring partner per una Juventus che mette in mostra i suoi gioielli travolgendo i ducali con un perentorio 4-1 dove vanno a segno Lichtsteiner, Pepe, Vidal e Marchisio. Il promettete inizio fa sognare i tifosi in tutto il mondo ma nessuno può aspettarsi il fantastico
lustro che aspetta la Juventus.
Cinque scudetti consecutivi tra la guida di Conte e quella di Allegri, ed un record strabiliante di 82 vittorie, 14 pareggi e 3 sconfitte. Sì, avete letto bene, tre sole sconfitte in cinque anni di campionato tra le mura amiche.
L’ultima sconfitta è datata 23 agosto 2015 quando la Juventus era alle prese con una delle più brutte partenze di campionato di sempre, mentre le altre risalgono alla stagione 2012/13, arrivate a causa della Sampdoria di Icardi prima, e dell’Inter di Milito e Stramaccioni poi. Queste tuttavia impallidiscono davanti alla striscia positiva di 47 partite in casa senza sconfitta che vanno dal gennaio 2013 al maggio 2015, certificando, se ce ne fosse stato ulteriore bisogno, lo Stadium come una vera e propria roccaforte.
Vittorie non solo sul campo: statistiche alla mano infatti, la
Allo Stadium poi, il 13 maggio 2012, ha dato l’addio al calcio una leggenda bianconera come Alessandro Del Piero, capitano ed icona di quasi vent’anni di Juventus. E proprio Pinturicchio il giorno dell’inaugurazione aveva benedetto lo Stadium con una metafora artistica, come quelle che tanto piacevano all’Avvocato:“La Juve è sempre stata un bellissimo dipinto, e un meraviglioso dipinto ha bisogno di una cornice meravigliosa come questa”.
This post was last modified on 26 Ottobre 2016 - 13:15