Ci sono partite estremamente più affascinanti di altre. Partite che hanno segnato la storia del calcio e che continueranno a farlo. Partite che fanno venire i brividi, fanno sognare e, talvolta, anche piangere. Al di là del momento storico, quando si affrontano Juventus e Milan non è mai una partita come le altre. Due squadre, due maglie di grandissima tradizione: in Italia e in Europa. E vincere, in questi casi, è ancora più bello. Purtroppo, però, la Juventus non è riuscita ad imporsi a San Siro. La squadra è parsa stanca, spenta, senza idee. La prestazione vista in campo non è stata certamente all’altezza dell’importanza della sfida. Una partita da giocare con la grinta e la consapevolezza propria delle grandi occasioni si è trasformata nella peggiore performance stagionale. Il Milan ne ha approfittato e facendo leva sulla lucida “follia” dei suoi giovanissimi ha portato a casa i tre punti. I rossoneri, ora, sono di diritto la nuova anti-Juve.
Da inizio stagione sulla Juventus aleggiano luci ed ombre. Sembra scontato che vi sia la necessità di cambiare rotta. La squadra, ancora orfana di Marchisio in regia, è a corto di idee. La manovra è lenta e prevedibile, e sembra mancare la “vivacità” tecnica e tattica tipica dei grandi club. Sia chiaro, il talento nella squadra bianconera non manca, ma bisogna metterlo in atto al 100%. Ci si aspetta di più, ad esempio, da grandi calciatori di qualità come Dani Alves e Pjanic, ci si aspetta, in generale, una Juve più spettacolare, più bella, senza dimenticare comunque la concretezza che la contraddistingue. Forse, con Dybala in campo per tutta la durata del match le cose sarebbero andate diversamente. Alla Vecchia Signora è mancata imprevedibilità, fantasia ed estro, tutte qualità che abbondano, invece, nell’argentino. Infatti, siamo sicuri non sia un caso che dal momento in cui ha lasciato, per infortunio, il rettangolo verde, al 33′ del primo tempo, per la Juventus sia stato buio pesto a San Siro.
Luca Piedepalumbo
This post was last modified on 23 Ottobre 2016 - 12:56