Dopo essere partito titolare contro l’Inter a Milano, gara in cui restò infortunato dopo una mezz’ora scarsa di gioco, Medhi Benatia tornava a San Siro di nuovo tra gli undici iniziali scelti da Allegri per affrontare il redivivo Milan e il marocchino è uno dei pochi a salvarsi nella seconda sconfitta stagionale bianconera.
SOLIDITA’ E PERSONALITA’ – Schierato nella difesa a tre sulla sinistra, lasciando un gigantesco Barzagli a giocare sulla destra contro il veloce Niang, Benatia gioca un incontro attento, tenendo bene lo sgusciante Suso e dando sempre l’impressione di solidità e personalità, così come nelle precedenti gare giocate. Il giovane Milan di Montella, è da tenere con le molle: si chiude bene, è tosto a centrocampo e parte in velocità. Il numero 4 bianconero trova subito le contromisure giuste contro i ficcanti rossoneri, pressando bene l’uomo di turno e cercando spesso l’anticipo, trovandolo con facilità, una delle sue grandi doti (foto sotto. Fonte: Stats Zone).
A fine gara sarà con Barzagli il migliore a questa voce con quattro anticipi. Il marocchino è efficace anche nei contrasti facendo valere il suo grande fisico, perdendone solo uno e recuperando ben cinque palloni in difesa. Quando gli avversari lo puntano, poi, non viene mai superato. Sui palloni alti la fa da padrone, vincendo tutti i duelli con gli attaccanti rossoneri: sei su sei.
INCOLPEVOLE SUL GOL – Il difensore ex Bayern Monaco, adattatosi subito al gioco juventino, dimostra un’intesa con i compagni di reparto già importante. Scambia molto con Bonucci e Alex Sandro, preferendo l’appoggio corto, con i piedi ci sa fare e rischia anche qualche passaggio e un dribbling su Suso. Forza però un paio di disimpegni che finiscono preda dei centrocampisti milanisti concedendo nuove azioni offensive ai padroni di casa. Disattenzioni che però non macchiano la prova di sostanza di Benatia che risulta incolpevole sul gol del Milan: il centrale marocchino era uscito in pressione su Suso e nessuno ha chiuso in uscita sull’inserimento di Locatelli. Ciò che invece va migliorata è sicuramente la forma dopo l’infortunio patito con l’Inter. Infatti, non avendo ancora i novanta minuti nelle gambe, Allegri preferisce sostituire lui al 70’per far entrare Mandžukić, piuttosto che un Bonucci meno efficace e preciso del solito. Resta l’ennesima buona prestazione del difensore nordafricano che conferma di essere uno dei migliori centrali in circolazione.