C’è un dato che forse riassume perfettamente quello che è stata Milan-Juventus negli ultimi anni: delle ultime dieci sfide giocate tra le due squadre, sia a Milano che a Torino, i rossoneri hanno vinto solo la prima, quella del 25 novembre 2012. Tutte le nove partite successive, tra Coppa Italia e Serie A, sono state vinte dalla Vecchia Signora. Quasi quattro anni di digiuno per i rossoneri, dopo quel rigore di Robinho che decretava il decisivo 1-0 a San Siro, l’ultimo risultato positivo dei rossoneri contro la Juve.
Numeri che in fondo sorprendono, perché storicamente Milan e Juve non sono mai state così distanti come negli ultimi anni: il bilancio complessivo è comunque a favore dei bianconeri, ma certamente non con il dominio delle ultime stagioni. Numeri che, alla fin fine, rispecchiano alla perfezione il momento storico dei due club: dominio incontrastato per la Juve, fatica fin troppo eccessiva per il Milan.
Dopo quell’1-0 di San Siro, dunque, solo vittorie bianconere. C’è il 2-1 strappato ai tempi supplementari in Coppa Italia grazie a Giovinco e Vucinic nel 2013, la vittoria di misura in campionato quello stesso anno con la firma di Vidal, o il 3-2 rocambolesco la stagione successiva allo Stadium (Pirlo, Chiellini, Giovinco). Nel 2014 si è giocato solo a San Siro, ma in entrambe le occasioni la Juve ha conquistato i tre punti (0-2 a marzo con Tevez e Llorente; 0-1 a settembre, sempre con Tevez in gol).
Dopo il 3-1 di febbraio 2015 (Tevez, Bonucci, Morata), sono arrivate le sfide sicuramente più impegnative per i bianconeri. Nella scorsa stagione, infatti, la Juve ha fatto fatica a sbarazzarsi dei rivali, pur uscendo sempre vittoriosa: all’andata decise Dybala (1-0), al ritorno Mandzukic e Pogba rimontarono il vantaggio iniziale di Alex a San Siro. E poi c’è la finale di Coppa Italia, Roma, l’ultima fatica stagionale, la tensione, l’equilibrio e… Morata, l’ultimo gol, l’urlo, la coppa alzata… Milan-Juve, questa sera, riparte da qui.
Alessandro Bazzanella