La Juventus di Massimiliano Allegri torna a San Siro, lo stadio dove, fino a ora, i bianconeri hanno conosciuto l’unica sconfitta del campionato contro l’Inter. Questa volta, però, sulla strada di Buffon e compagni ci sarà il Milan di Vincenzo Montella. Una squadra decisamente in salute che, grazie ai bei risultati conseguiti, si trova in seconda posizione con la Roma all’inseguimento della Juventus.
Milan con il 4-3-3: occhi puntati sul tridente offensivo
Volendo dare uno sguardo, quindi, al possibile schieramento in campo dei rossoneri, possiamo subito cogliere il coraggio di Montella e la volontà del tecnico campano di portare a casa quanti più punti possibile senza timore reverenziale. La Juventus, infatti, dovrà prestare molta attenzione al tridente d’attacco nel quale agiranno due esterni molto rapidi ed estrosi come Niang e Suso con Carlos Bacca, invece, nel ruolo di centrale offensivo. Il colombiano al momento è in splendida forma e sta dando risposte molto positive ai tifosi e alla società con i suoi 6 gol in 8 presenze (stessa andatura di Gonzalo Higuaín) confermando, in realtà, quanto di buono già dimostrato negli anni di Siviglia. Se la Juventus deciderà di opporsi con il collaudato 3-5-2 – come da ultime indiscrezioni – dovrà essere concentrata e avere il giusto equilibrio in campo per evitare pericolosi contropiedi. Gli stessi Niang e Suso, infatti, potrebbero creare non poche difficoltà al reparto arretrato bianconero attraverso la loro velocità e la loro bravura nell’uno contro uno, oltre che nel tiro da fuori.
Centrocampo Milan di forza e invenzioni
Nel centrocampo rossonero, invece, agiranno Bonaventura, Kucka e Locatelli. Quest’ultimo, soprattutto, merita una particolare menzione proprio per la giovanissima età; 18 anni e con un’ottima personalità, ha già all’attivo 5 presenze in Serie A e 198 minuti con la maglia del Milan. Ricordiamo le lacrime di gioia del ragazzo, alla sua prima rete in campionato, nella vittoria contro il Sassuolo. Insomma, nonostante la poca esperienza in palcoscenici così importanti, al cospetto della Juventus Locatelli potrebbe comunque rendersi pericoloso per il carattere e la forza fisica che lo contraddistinguono. Ma il discorso vale pure per i compagni di reparto, dove Bonaventura può dare la necessaria fantasia e Kucka, dotato di un buon calcio, rendersi pericoloso con tiri insidiosi.
Reparto arretrato punto debole: come la Juve può far male
I problemi maggiori per il Diavolo, invece, potranno arrivare dal reparto arretrato, il quale presenta all’attivo 11 gol subiti in 8 partite disputate. Non sempre, quindi, i 4 di difesa Abate, Paletta, Romagnoli e De Sciglio hanno dato le opportune garanzie. La Juventus, dunque, potrà rendersi pericolosa se riuscirà a imporre il proprio gioco, fatto di possesso palla e verticalizzazioni. Soprattutto essenziali saranno le giocate del probabile duo argentino in attacco. Da un lato vedremo se Paulo Dybala confermerà le ottime prestazioni fin qui fornite e se sarà capace, come spesso gli accade, di creare scompiglio tra le linee dell’avversario; dall’altro lato, invece, il numero 9 Gonzalo Higuaín, il grande finalizzatore che tanto mancava alla Juventus e che è capace di “vedere” la porta come pochi altri al mondo nel suo ruolo.
Importanti, poi, saranno senza dubbio la spinta dei due esterni nel centrocampo bianconero oltre alle incursioni dei due interni.
Se la Juventus riuscirà a imporre le sue “regole” di gioco con la tecnica e la precisione richieste da mister Allegri, per il Milan non sarà facile uscire indenne dalla sfida di questa sera.
Andrea Bernardini