Montella in conferenza stampa: “Se vincono da 5 anni è perché sono più forti in tutto”

Dopo la conferenza stampa di Massimiliano Allegri, scopriamo cos’ha detto il suo collega Vincenzo Montella, alla vigilia dell’attesissimo match Milan-Juve.

Manca sempre meno alla sfida e i tifosi non vedono l’ora di gustarsi lo spettacolo: “Sono sereno anche se comincio a sentire un po’ di tensione in più. Sono curioso di allenare in un San Siro pieno, ma serve concentrazione. Sarà fondamentale perché sarà una partita difficilissima contro un avversario tosto, vogliamo fare bella figura. Non credo sia uno snodo decisivo. Penso che sarà più importante la partita di Genova perché arriva solo tre giorni dopo una partita in cui consumeremo molto.

Un commento anche sulla rosa juventina: “Si parla di una squadra pronta a lottare per la vittoria della Champions League, quindi ha un organico stratosferico. Serve la massima umiltà e sacrificio per giocare la singola partita alla pari”.

Imperativo tenere un profilo basso: “Si parla di troppe cose belle, non vogliamo cascare nel tranello. Piedi per terra e sapere che se c’è questa risonanza è perché ce lo siamo meritati sul campo, ma dobbiamo affrontare la sfida con umiltà”.

Come giocherà il Milan domani sera?: “Dobbiamo giocare spensierati e senza assilli. Giocando da esperti come abbiamo fatto nelle ultime partite. Per fronteggiare una grande squadra come la Juve bisogna alternare ogni modo di gioco. Non c’è una strategia sicura per battere la Juve, bisogna saper fare bene tutto nei momenti giusti”.

Una risposta ai complimenti di Marotta sul suo lavoro con i giovani:I complimenti di Marotta fanno piacere, ma non casco nel loro tranello. Non paragoniamoci alla Juventus in questo momento. Ci stanno facendo troppi complimenti, vogliono distrarci. Sono sinceri, fanno piacere, ma non dobbiamo distrarci”.

Il rapporto con il presidente: “Quando mi chiama Berlusconi mi dà i suoi suggerimenti e facciamo due chiacchiere“.

La differenza tra le due squadre a livello tecnico, agonistico e d’esperienza: “Integriamo le tre cose. Non giocano solo una parte di queste. Se vincono da cinque anni è perché sono più forti in tutto questo e noi dovremo essere ancora più bravi di loro per avvicinarci. Nelle ultime settimane il processo di crescita è andato veloce, ma non esageriamo perché gli alti e bassi ci saranno”. 

Sulla situazione societaria: “Noi abbiamo una proprietà con cui ci interfacciamo. E’ tutto molto semplice. Quello che accadrà ci penseremo poi”.

Un cambio di gioco piuttosto netto rispetto le sue precedenti esperienze, soprattutto a Firenze“Ogni squadra ha la sua storia e ogni calciatore ha le sue caratteristiche. Con le esperienze ogni allenatore migliora. A oggi nessuno ci ha messo sotto sul piano del gioco e dell’organizzazione. Abbiamo il nostro equilibrio fatto di lacune e punti di forza da sfruttare”.

Anche contro la Juventus difesa a tre?: “Mi auguro di poter fare la difesa a sei se la partita me lo consentirà”. 

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