Donnarumma al Corriere dello Sport: “Ho pianto l’ultimo volta che ho affrontato i bianconeri”

Gianluigi Donnarumma è sicuramente il portiere del futuro della nazionale italiana, e chissà magari anche della Juventus nel dopo-Buffon. L’estremo difensore del Milan ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport, parlando in particolare della sfida di domani e della sua nuova vita da giocatore professionista.

Tra poco più di 24h sarà la sua quarta gara da avversario della Juventus che per adesso ha solo dato delusioni al portiere classe ’99. L’ultima a maggio all’Olimpico di Roma: “Ho pianto l’ultima volta che ho affrontato i bianconeri. Era la finale di Coppa Italia e io sono anche tifoso del Milan. Così, quando le cose vanno male, sono il primo a stare male. E’ fondamentale entrare in campo sempre dando il massimo. Mi aspetto una bella partita, con lo stadio San Siro pieno. Sono sicuro che faremo di tutto per portare a casa il risultato. Loro sono forti, ma noi stiamo crescendo. Una vittoria ci farebbe compiere un altro balzo in classifica, ma, soprattutto, ci sarebbe ulteriore consapevolezza nei nostri mezzi. Puntiamo a tornare in Europa. Quindi, ora non è il caso di guardare la classifica. Lo faremo da Natale e allora capiremo le nostre prospettive per l’attuale stagione.

Higuain sarà il pericolo numero 1 per Gigio: “Secondo me è il più forte attaccante del campionato. Con lui bisogna stare sempre attenti. Da un momento all’altro può inventarsi qualcosa. Mio cognato Carmine, al quale sono molto legato, è un tifoso sfegatato del Napoli e non ha accettato quel trasferimento: un motivo in più per batterlo. Domani Carmine tiferà per il Milan”.

Compagni di nazionale e successore annunciato del più forte portiere di sempre, Buffon: “Buffon è speciale. In Nazionale ho conosciuto una persona splendida. Mi aiuta veramente tanto. Tutto il gruppo, comunque, è eccezionale. Ero agitato alla prima convocazione, ma sono stato accolto benissimo. Già la prima sera tutti scherzavano con me. Alla sua età spero di essere ancora in campo. Mi auguro con la maglia del Milan. Giocare per i rossoneri era un sogno. Ora che l’ho realizzato, spero anche di diventarne capitano. Magari tra 10 anni, però. Adesso ci sono ragazzi come Abate e De Sciglio che lo meritano di più.

Evita di sbilanciarsi, come logico che sia, sulla possibilità di un suo trasferimento alla Juventus: “Sono titolare nella mia squadra del cuore. Non potrei avere di meglio“.

Già decisa la sua priorità per i 18 anni: “Tra nuovo contratto o patente? La patente. Del contratto si occupa il mio procuratore e sono sicuro che non ci saranno problemi. Adesso nel tragitto tra il convitto e Milanello mi faccio accompagnare, ma almeno scelgo sempre la musica da ascoltare. Ovviamente soltanto cantanti melodici napoletani, come Alessio e Toni Colombo. E pazienza se agli altri del gruppo non piacciono e si mettono subito le cuffie per non sentire. I più esperti ci hanno accolto e ci trattano benissimo. La differenza di età non si avverte in campo e fuori”.

Il più giovane di sempre ad esordire in Serie A a 16 anni e 8 mesi, ma nessuna paura traspare dal portierone rossonero: “La vita è cambiata completamente e ne sono felicissimo. La scuola è diventata solo un pochino più dura rispetto al passato. Mi fa piacere sentire l’affetto dei tifosi e sono fidanzato da marzo. Amici? Mi dà fastidio solo sentire dire che ‘me la tiro’. Ma lo dice soltanto chi non mi conosce veramente

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