Dopo lo sfogo post-partita di martedì sera Gigi Buffon torna a parlare. Intervistato dal Corriere della Sera il capitano bianconero ha parlato un po’ di tutto, dalle critiche ricevute alla vittoria finale del campionato, sempre con un occhio attento al big match di sabato sera contro il Milan.
CRITICHE STIMOLANTI – Ovviamente, l’incipit dell’intervista non poteva che essere la risposta del portierone bianconero alle critiche ricevute nelle ultime settimane, prima della prestazione magica contro il Lione. “La reazione all’errore è la chiave dei grandi portieri? Sì -risponde Buffon-. Ma dipende da quanti ne fai. Cos’è l’errore per me? Qualcosa che mi provoca uno choc: non sono abituato, capita e faccio fatica ad accettarlo. Sono molto autocritico? Moltissimo. Continuo a darmi scudisciate psicologiche e morali per tanti giorni: da me non accetto certi errori. Se le critiche mi disturbano? A costo di essere masochista, mi piacciono. Mi stimolano. Se non le accettassi, dovrei smettere di lavorare. Mi stizzisco quando toccano certi argomenti: ho 22 anni di carriera alle spalle, penso di aver dimostrato qualcosa”.
SAN GIGI DA LIONE – Paolo Tommaselli, poi, è tornato sulle parate fantastiche di Buffon a Lione. “Come considero la prestazione con il Lione? -si chiede il portiere- Normale. Io gioco per dimostrare di essere diverso dagli altri: a 38 anni posso fare delle cose che gli altri non hanno mai fatto. Questa è la mia sfida”
FUTURO CT? – Stimolato sul suo futuro, Buffon risponde: “Il calcio è il mio mondo da 32 anni. E ho avuto la fortuna di viverlo come un tarlo dal di dentro, ricavandone le mie verità. Mi vedo in campo o dietro una scrivania? Il campo è la parte più bella, ti regala emozioni che danno senso alla vita. Un ruolo di allenatore con la sua quotidianità non mi piacerebbe. Un ruolo da c.t. invece non lo escluderei a priori: mi rimarrebbero le emozioni del campo, ma anche un po’ di libertà per dedicarmi ad altre cose”.
SUPER FAVORITI – Nel corso della lunga intervista, Buffon ha parlato anche della Juve favorita per la vittoria del campionato, anche se tira un po’ le orecchie ai suoi compagni. Ecco le sue parole: “La vera anti Juve è la Juve? Qui c’è il gioco di non prendersi responsabilità, di dire che il favorito è l’altro, per il budget, il fatturato, eccetera: lo trovo ridicolo. Sulla carta la Juve è la più forte ed è un dato di fatto. Lo conferma sul campo? Sul campo sta vincendo, che è una cosa diversa: secondo me la Juve deve migliorare, perché se abbiamo velleità europee non ci può bastare quello che stiamo facendo ed esprimendo in campo adesso”.
CAPITOLO MILAN – Sabato sera torna Milan-Juventus, una partita che, finalmente sa di grande sfida. Buffon analizza tutti gli aspetti del big match. “Sabato affronto Bacca? È un rapace. E se i numeri dicono la verità, vuol dire che segna, perché l’anno scorso ha fatto un tiro e gliel’ho parato. Mi auguro che venga fermato prima, ma ha fiuto del gol, sa sempre dove va la palla”. E sul Milan dei giovani dichiara: “Se il Milan dei giovani in campo mi piace? Tanto. Ha un allenatore avanguardista, che ha personalità, dà serenità e ama osare. Sembra il progetto della Juve di qualche anno fa. C’è solo bisogno di tempo e di esperienza per migliorare”.
IL FUTURO E’ DI GIGIO – Buffon ha parlato anche di Donnarumma, ritenuto da tutti il “nuovo” Buffon. “Nonostante sia il triplo di me, Gigio è come se fosse un fratellino -scherza Buffon-. È un ragazzo particolare, molto pacato: alla sua età io ero completamente diverso. È riflessivo, intelligente, ha delle qualità straordinarie. Ha tutto per fare la storia del ruolo. Bisogna solo aspettare 20 anni e tirare le somme”.
JUVE-NAPOLI DA VINCERE – Buffon guarda anche a sabato prossimo, quando la Juve affronterà allo Stadium il Napoli, in difficoltà nelle ultime uscite. E Buffon, ovviamente, ne vuole approfittare. “Tra una settimana c’è anche Juve-Napoli? Importante. Perché se tu, nel momento di difficoltà di una rivale riesci a vincere, dai una ulteriore botta alle sue velleità e sicurezze”.
OBIETTIVO CHAMPIONS – Gara di Lione valida per la Champions League 2016/2017, e Buffon ha voluto parlare dell’unico trofeo che non è riuscito ancora a vincere. “Un voto per alzare la Champions? No, perché credo alla meritocrazia: se ce la meritiamo la vinceremo, altrimenti no”.
BRAVO MAROTTA – Infine, Buffon elogia il lavoro di Marotta e Paratici, che hanno costruito una grande squadra. Ecco cosa ne pensa il capitano bianconero: “ Sono stati presi giocatori per migliorarci e per sviluppare un calcio diverso, che non stiamo ancora esprimendo del tutto. Cosa mi ha colpito di Higuain? La professionalità e la positività. Sfido chiunque a venire come attaccante più pagato e più forte e fare quattro panchine: eppure è un esempio dentro e fuori dal campo. Avevamo bisogno di gente così. Come anche Benatia o Dani Alves: la scelta dei nuovi è stata eccezionale”.
Simone Calabrese
This post was last modified on 20 Ottobre 2016 - 17:57