Una Juventus non brillante e con l’handicap per l’espulsione di Mario Lemina riesce a strappare una vittoria soffertissima contro un Lione che aveva iniziato a sperare nel colpaccio. Se non fosse che, a nostro modesto giudizio, sull’andamento della gara abbia pesato – e piuttosto in negativo – l’arbitraggio del direttore di gara polacco Szymon Marciniak.
Ebbene sì, due pesi e due misure. La prima decisione importante è rappresentata dal rigore peraltro giustamente concesso nel primo tempo ai danni dei bianconeri, a causa di un intervento ingenuo di Leonardo Bonucci su Diakhaby, con un Buffon tornato “Super” a salvare il risultato grazie al suo primo prodigioso intervento (ne seguiranno almeno altri tre nell’arco di tutta la gara). Poco dopo, chiamato di nuovo in causa, sulla fine della prima frazione del match, l’arbitro polacco pecca clamorosamente nel non dare un penalty ai bianconeri in occasione dello scontro, a parti invertite, tra lo stesso Diakhaby e il numero 19 juventino. Una spinta vistosa sulla quale Marciniak sorvola senza alcuna giustificazione.
Ecco allora che il nostro giudizio sull’arbitro Szymon Marciniak non può che consistere in una bocciatura senza appello per colui che, tra l’altro, aveva già arbitrato la Juventus lo scorso anno contro il Siviglia nella partita persa per 1 a 0 (gol dell’ex Llorente) e, ancor prima, contro gli svedesi del Malmoe allo Stadium. Saremmo felici, a questo punto, se per un po’ di tempo il fischietto polacco potesse godere di un po’ di riposo augurandogli per le prossime occasioni, se mai ce ne fosse un’altra con la Vecchia Signora, di essere più “fortunato”.
Andrea Bernardini
This post was last modified on 19 Ottobre 2016 - 09:56