Finalmente torna la magnifica musica della Champions League e di nuovo un match tutto da vivere, di quelli che fanno restare incollati allo schermo. Certo, voi potreste pure obiettare: “Con la Juventus è sempre così”. Questo è vero; tuttavia, mai come quest’anno i bianconeri sono attesi dal fornire prove di forza, non solo in territorio italiano dove ormai, da 5 anni a questa parte, siamo abituati a vedere alzare trofei di tutti i tipi. Una convinzione che nasce soprattutto pensando al mercato estivo, il quale ha portato all’ombra della Mole un Gonzalo Higuaín in più.
A LIONE SOLO PER LA VITTORIA – Adesso è arrivata l’ora di dettare legge; anche su quei palcoscenici che tanto profumano di gloria e stavolta con il Lione a sbarrare la strada bianconera. La Juventus, dal canto suo, si avvicina alla sfida con un morale molto alto e un Dybala davvero in stato di grazia che fa solo ben sperare. Una classifica, d’altra parte, che vede la Vecchia Signora in testa a 4 punti in coabitazione con il Siviglia seppur con una miglior differenza reti e la casella dei gol subiti ancora illibata. Il trend dovrà essere giocoforza lo stesso, se i bianconeri di Allegri vorranno giocarsi il passaggio del turno con maggiore tranquillità ed evitare le spiacevoli sorprese dell’ultimo minuto alle quali troppe volte i tifosi sono stati abituati.
PROVA DI FORZA JUVENTUS Ecco allora che l’obiettivo è chiaro: imporre fin da subito il proprio gioco ovunque, anche su un campo difficile come quello dello Stade des Lumières, con ogni probabilità infuocato per l’occasione. C’è da stare attenti, dopotutto loro vengono dal match perso contro il Nizza di Balotelli in Ligue 1 e dalla batosta subita nella scorsa partita contro il Siviglia, con l’1 a 0 raggiunto dagli spagnoli proprio all’ultimo respiro. Un Lione ostico, dunque, che cercherà di dare il tutto per tutto contro una squadra, la Juventus, di sicuro meglio attrezzata e organizzata rispetto ai francesi ma chiamata a confermare quanto di buono fatto vedere contro la Dinamo Zagabria. Alta la guardia, di sicuro non sarà la stessa partita.
Andrea Bernardini