Riprende il campionato dopo la sosta per le nazionali e la Juve di Massimiliano Allegri ricomincia a vincere, anche se con fatica contro l’Udinese di Del Neri, rigenerata dall’ ex tecnico juventino. I bianconeri di casa conquistano i tre punti, ma non convincono a pieno così come il centravanti di giornata Mario Mandžukić, schierato al posto di Higuain.
FUORI DAL GIOCO – Il croato non sfrutta l’occasione concessagli da Allegri e si rende protagonista di un’altra prestazione opaca, facendo mugugnare i tifosi juventini che vorrebbero sempre il Pipita in campo. L’attaccante di Slavonski Brod è sembrato un pesce fuor d’acqua per tutto il tempo in cui è stato impiegato dal mister toscano, non mostrando mai quelle che sono le sue caratteristiche da sempre migliori, ovvero la corsa ed il sacrificio per i compagni, la grinta e la cattiveria su ogni pallone, la capacità di riuscire ad aprire varchi con il suo fisico agli inserimenti degli altri giocatori. Il numero 17 bianconero in verità, ha svariato per il campo, come mostra la foto sotto (fonte: Stats Zone), ma a vuoto, non riuscendo mai a farsi trovare smarcato dai centrocampisti e non trovando mai il guizzo vincente per innescare qualche azione offensiva degna di nota.
SEMPRE ANTICIPATO – Pochissimi i palloni che Mandžukić ha toccato durante tutta la gara. Sono 16 i passaggi effettuati dal centravanti balcanico, la maggior parte in direzione del compagno di reparto Dybala, il più ispirato dei suoi, dal quale però ha ricevuto palla solo una volta. Mandžukić è stato invece cercato più dagli esterni, in particolare dalla catena di destra formata da Lichtsteiner e Cuadrado, i quali, per sfruttare al meglio il colpo di testa della punta juventina, hanno messo in mezzo all’area alcuni cross che però l’attaccante non ha mai incocciato, se non una volta nel primo tempo, togliendo palla ad un meglio posizionato Alex Sandro. Troppe volte il centravanti di Madama si è fatto anticipare dai centrali dell’Udinese, cercando sempre il movimento sul secondo palo e solo una volta quello sul primo palo. Mandžukić è sembrato quasi svogliato e svuotato. Clamorosa la palla gol divorata al 27’ del primo tempo, dopo un rimpallo favorevole causato da un tiro deviato di Dybala. Una prima punta dovrebbe segnare ad occhi chiusi in situazioni del genere, mentre in questo scorcio di stagione il croato ha fallito diverse ghiotte occasioni, che se non si concretizzano possono pagarsi successivamente nel corso della gara.
POCO INCISIVO – Anche nelle sponde Mandžukić non ha brillato. Solo un paio giuste. Così come nei contrasti si è sentito poco. Si è spesso nascosto e ha trovato solo una volta l’anticipo sul difensore, facendosi letteralmente dominare dal non eccelso Felipe. Solo sui colpi di testa l’attaccante bianconero si è fatto rispettare, vincendo tutti i contrasti aerei, due su due, ma sempre troppo pochi per il Mandžukić che serve alla Juventus, ovvero quello “cattivo” e sempre pronto al sacrificio, che l’anno passato ha relegato spesso Morata in panchina. Invece, il centravanti della ex Jugoslavia sta regalando ai propri tifosi una versione di sé floscia e poco grintosa, ma soprattutto poco incisiva sotto porta. Infatti, il digiuno di gol di Mandžukić con la maglia della Juventus continua e nella stagione in corso non ha ancora segnato. Una mancanza preoccupante, visto che una prima punta dovrebbe soprattutto fare gol. Se il croato non si sblocca, i mugugni dei tifosi bianconeri sono destinati giustamente ad aumentare, così come è destinata ad aumentare l’indispensabilità di Higuain.