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Juventus-Udinese, Hernanes ballerino di poca concretezza

Sembrava finalmente essere uscito dal tunnel delle prestazioni negative il Profeta Hernanes, che invece nella vittoria contro l’Udinese compie un balzo indietro pericoloso per gli equilibri della Vecchia Signora, a tal punto da ricordare l’oblio dei momenti più duri.

SENZA ORDINE E CATTIVERIA – Allegri lo schiera titolare in mezzo al campo, in un 4-4-2 che richiede spirito di sacrificio, recuperi palla e geometrie, specie da uno come lui che in mezzo ai muscoli di Lemina e le cavalcate di Alex Sandro e Cuadrado avrebbe dovuto garantire ordine e disciplina. E invece il centrocampista brasiliano sveste i panni del nuovo Profeta, lo stesso che pochi giorni fa aveva dichiarato di essere finalmente entrato appieno nei meccanismi di squadra e di comprendere meglio le richieste del mister in allenamento (leggi qui), e che invece allo Stadium vede i sorci verdi ogni qualvolta Kums, de Paul e Jankto (non certo Xavi, Iniesta e Rakitic dell Barcellona campione d’Europa) decidono di aggredire e ripartire in contropiede. Hernanes soffre molto la fase di contenimento, perché non aggredisce e non chiudi gli spazi, non raddoppia e non interviene sul pallone con la giusta cattiveria. Lo dimostra proprio l’azione del vantaggio firmato da Jankto (con la chiara complicità di Buffon è certo) quando non aggancia il pallone, peraltro velenoso di Alex Sandro, favorendo quindi l’inserimento ed il successivo tiro del giocatore ceco classe ’96.

Hernanes-dybalaFUORI RUOLO – Si dirà che il modulo probabilmente non era adatto ad esaltare le capacità balistiche e di palleggio del Profeta, apparso però in evidente difficoltà anche nel momento di dettare i tempi alla squadra, sbagliando spesso appoggi ed aperture che talvolta hanno riesumato vecchi mugugni e disappunti sulle tribune dello Stadium. E dunque, dov’è finito l’Hernanes in versione 2.0? La voglia di riscatto dell’ex interista e laziale non si è persa certamente fra le maglie blu dei friulani, tuttavia la partita ha evidenziato come in fin dei conti troppo presto si è arrivati a parlare di un ritorno da protagonista sulle scene, nonostante le recenti prestazioni confortanti messe in mostra e giudicate come tali anche da Allegri.

SENZA FILTRO – Di concreto contro l’Udinese si è visto un Hernanes ballerino e leggero, apparso ben lontano dall’essere il fulcro dei primi battiti di manovra, e ancora peggio troppo molle in fase di copertura e protezione della retroguardia, infilata spesso dalle scorribande senza palla di Thereau e de Paul nel corso del primo tempo soprattutto, proprio a causa dell’assenza di filtro. Ci sarà da lavorare ancora per il Profeta, nonostante i progressi manifestati negli ultimi incontri e il coraggio di voler rimanere ancora a Torino anche di fronte ad alcune possibilità di cessione all’estero.

Rocco Crea (Twitter @Rocco_Crea)

 

This post was last modified on 16 Ottobre 2016 - 15:00

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