Turnover e vittoria, come le grandi d’Europa

Dopo otto giornate la Juventus sembra già allungare il passo per tentare una mini fuga in campionato. Nonostante le parole di Allegri che invitano a rimanere con i piedi per terra, l’impressione è che la Juve sia decisamente di un altro pianeta. Impressione consolidata da una vittoria contro l’Udinese che era tutt’alltro che facile.

PRIMA PROVA DEL 9 

La vittoria di ieri sera, oltre a permettere l’allungo sulle inseguitrici, ha significato molto di più. La partita non era facile, sia perché si incontrava una squadra revitalizzata dopo l’arrivo di un nuovo allenatore, sia perché Allegri ha dovuto far i conti con una condizione fisica generale non proprio ottimale. Infatti, come si addice ad un top club, tantissimi i giocatori che rientravano dagli impegni con le nazionali a cui higuain-juventusnecessariamente doveva essere concesso un turno di riposo in vista della Champions. A questi si devono aggiungere gli infortunati( Rugani, Asamoah) i rientranti Marchisio e Benatia e le indisponibilità dell’ultimo momento(Pjanic e Chiellini). Vero che la Juve possiede una rosa talmente ampia che ha permesso ad Allegri di mandare in campo una formazione di tutto rispetto ma è altrettanto vero che il tecnico toscano ha dovuto cambiare modulo, passando dal collaudato 3-5-2 ad un (quasi) inedito 4-4-2 divenuto poi 4-3-3. Un vero test per la Juventus di Allegri che doveva dimostrare la sua forza vincendo anche con una formazione rimaneggiata. Un test superato grazie alla conquista dei tre punti.

COME LE GRANDI D’EUROPA 

Situazione analoga per le altre grandi d’Europa. Tanti i giocatori rientranti dalle nazionali, diverse le defezioni e la necessità di far riposare alcune pedine importanti per la Champions League. Assistiamo così – per fare due illustri esempi – ad un Barcellona che conserva Messi, Suarez ed Iniesta oppure ad un Real Madrid che travolge il Betis nonostante le assenze di Ramos, Casemiro, Modric e James. Il minimo comune denominatore tra Juve e le altre big Europee non sono solo le defezioni ma anche i tre punti conquistati nonostante queste. Perché per essere alla pari con i migliori club bisogna necessariamente vincere sempre, su tutti i fronti in cui si è impegnati. Ecco allora che l’abbondanza della rosa bianconera assume una rilevanza centrale in questi delicati momenti della stagione. Ora si guarda alla Champions con la serenità del primato in campionato, la freschezza dei migliori giocatori e la consapevolezza di presentarsi a Lione come uno dei più grandi club d’Europa.

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