Miralem Pjanic ha concesso una lunga intervista alla Repubblica dove ha affrontato le prospettive future con la Juventus, parla di nazionale e del suo ex amore, la Roma.
JUVENTUS. Parole al miele quelle di Pjanic nei confronti della vecchia signora: “In Italia solo la Juventus è a livello della grandi d’Europa, io sono qui per questo e perchè voglio vincere tutto”. Sempre deciso e preciso, oltre che nei passaggi e nei lunghi lanci, anche a parole Pjanic ci ha abituato a non avere peli sulla lingua e a dire tutto quello che pensa fin dai tempi del Lione prima e della Roma poi. Una parola su Chiellini, reo di esser entrato duro sul polpaccio già malconcio del bosniaco durante l’ultimo Juventus-Roma: “Oggi ci scherziamo, ad ogni partita però mi ha sempre picchiato: non lo fa di proposito però è molto meglio averlo come compagno”. Anche la prospettiva di un ruolo in cui ha giocato poco non lo spaventa: “Una partita che ho completamente sbagliato quest’anno è stata quella con il Palermo, con l’Inter non ho fatto proprio male, anche perchè giocavo davanti la difesa, lontano dalla porta. Voglio imparare a giocare in quel ruolo, come mi chiede anche il mister Allegri”.
ROMA. Capitolo importante della storia e della maturazione di Pjanic è sicuramente la Roma. Il bosniaco lascia un ambiente in cui è stato deluso dalla società: “A Roma progettavano ogni anno una squadra da scudetto, però solo a parole”. Sui tifosi e la questione del tradimento della Roma con l’accordo con la Juve, Pjanic è chiaro e svela anche il pensiero di Francesco Totti: “Se un romanista la chiamasse ‘traditore’ avrebbe torto? Una persona seria rifletterebbe e capirebbe la mia scelta. la Juve mi voleva da anni, ne ho parlato anche con Spalletti, con De Rossi e con Totti. Il capitano mi ha detto che avrebbe preferito che io rimanessi a Roma però ha rispettato e ha capito la mia scelta. Amerò sempre Roma e la Roma”.
VITA NON FACILE. Non è stata una vita facile, almeno inizialmente, quella di Miralem Pjanic: “Sono cresciuto in Lussemburgo, sono andato via da Tuzla e dalla guerra quando avevo un anno. Ho sempre sognato di essere un idolo per il mio popolo, di giocare per la Bosnia in nazionale“. Dalla Bosnia e dal Lussemburgo il ragazzino ne ha fatta di strada, adesso Pjanic è davvero pronto ad entrare nella storia, con vittorie e con trofei, il tutto in bianconero.
Aristide Rendina