Moise Kean Juventus. Il talento brucia i tempi: è pronto ad approdare in prima squadra. Sarà lui, la stellina delle giovanili bianconere, a prendere il posto dell’infortunato Marko Pjaca. L’avevamo anticipato stamattina, l’ha confermato Allegri in conferenza stampa.
Ma chi è il bambino prodigio che sta incantando tutti? Su Yahoo Sports Italia, ad agosto, il nostro Edoardo Siddi l’ha presentato.
Moise Kean Juventus: la scheda
“Why always me?”. Via la maglia dopo un gol ed ecco la scritta polemica. No, non parliamo di Mario Balotelli e nemmeno del derby di Manchester. La maglia sfilata è quella bianconera della Juventus e l’avversario il Perugia, nella gara valida per i play-off degli Allievi Nazionali. A sfilarla e inaugurare ufficialmente un paragone che serpeggia da tempo è Moise Kean. La sua stella brilla già tra i giovani bianconeri e l’etichetta di “Nuovo Balotelli” era già lì, pronta a essere incollata.
Andiamo, però, con ordine. Moise Bioty Kean nasce il 28 febbraio 2000 a Vercelli, da genitori ivoriani. Italianissimo, comincia a dare i primi calci al pallone in squadre locali, e la sua stella impatta con il pianeta calcio vero quando partecipa a un allenamento del Torino. Sì, sono i granata a scoprirlo per primi. Il Responsabile della Scuola Calcio del Toro, Silvano Benedetti, ricorda che bastarono pochi minuti per capire le qualità del ragazzo. Un talento impossibile da farsi sfuggire. L’avventura di Kean inizia così. Tra alti e bassi, grandi giocate e comportamenti un po’ sopra le righe, tutti cominciano ad ammirare il suo talento. Proprio quei comportamenti erano il suo grande difetto. Ogni giorno poteva essere una sorpresa, gestirlo non era mai semplice. Genio in campo, un po’ di sregolatezza fuori. Proprio come nell’opera teatrale di Alexandre Dumas, intitolata, appunto, in lingue originale, Kean ou Désorde et Génie.
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