Massimiliano Allegri ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport, ripercorrendo situazioni e temi del passato, del presente ma soprattutto del futuro. L’accoglienza scettica dei tifosi, il sogno Champions sfumato per poco, i giovani interessanti del calcio italiano e una rivelazione su Kean, gioiellino della primavera della Juventus.
OBIETTIVI. Mister Allegri fa un punto sugli obiettivi della prossima stagione, tra coppe e campionato italiano, con uno sguardo rivolto ai prossimi impegni in Champions: “Se mi sento la lepre di questo campionato? Sono realistico: la Juve è favorita per vincere il suo sesto scudetto di fila. E poi vorremmo conquistare la Supercoppa e la Coppa Italia. Abbiamo la possibilità di farcela, ma non sarà affatto facile. Per la Champions la sfida più dura è ora. In due gare col Lione ci giochiamo la qualificazione. E’ una sorta di eliminazione diretta. Ma sono fiducioso, la Juve è un’ottima squadra”.
Allegri tra Milan e Juventus ha lavorato con moltissimi campioni, tra l’altro ha dimostrato di saper gestire sia giocatori affermati che ragazzi in rampa di lancio: “Il giocatore calcisticamente più intelligente con cui abbia lavorato? Pirlo, Nesta, Tevez, Ibra, Gattuso. Per non citare quelli della mia Juve di oggi. Ma se devo fare un solo nome, dico Seedorf“.
ACCOGLIENZA E MERITO. Dopo l’addio di Conte, in quella burrascosa estate per la Juventus, Allegri inizialmente non fu accolto con l’entusiasmo dei tifosi. Gli stessi tifosi che poi dovettero ricredersi alla luce dei risultati raggiunti dagli uomini di Allegri, come la finale di Berlino in Champions poi persa con il Barcellona: “Alla Juve sono stato accolto da usurpatore? Io arrivai sereno. La situazione era difficile, la squadra cambiava allenatore dopo una settimana di ritiro. Io volevo dimostrare alla Juve che con me non avevano sbagliato la scelta. Ero tranquillo, sapevo di avere una grande squadra. E quando firmai il primo contratto con i bianconeri, chiesi di inserire un bonus per la vittoria della Champions: pensavano scherzassi. Poi siamo arrivati in finale e, per poco…”. Sui migliori allenatori al Mondo, pochi dubbi: “Guardiola e Ancelotti, sono quelli che vincono di più”.
REINVENTARE. Negli ultimi anni il tecnico livornese ha dovuto letteralmente reinventare la squadra, dopo gli addii illustri di Pirlo e Tevez, e lo stesso Vidal. Allegri, però, anche grazie ad acquisti altrettanto importanti, come Dybala, è riuscito ad inquadrare sempre la squadra e a centrale sempre l’obiettivo stagionale: “Negli ultimi due anni ho dovuto due volte reinventare la squadra? In effetti, abbiamo cambiato ben 16 giocatori. Hanno lasciato campioni del calibro di Pirlo, Pogba e Vidal. Ma non mi spaventa. Ricostruire è stimolante. La società ha fatto una campagna acquisti molto forte, ha preso ottimi giocatori. Che io cerco di inserire nel modo giusto, come ho fatto con Dybala, equilibrando i loro carichi di fatica”. E poi i giovani, da sempre un pallino fisso per Allegri, che come ha dimostrato con Dybala ma anche con lo stesso Morata, ha la capacità di far crescere e maturare il talento e poi inserirlo in gioco al momento opportuno: “I migliori giovani italiani? Bernardeschi, Donnarumma, Berardi, Locatelli, Pellegrini, Romagnoli, Rugani. Faccio una premonizione: la generazione dei nati nella seconda metà degli anni novanta genererà, dopo i Mondiali, una Nazionale fortissima”.
RIFORMARE. Mister Allegri esprime idee interessanti, non solo sul rettangolo da gioco: “Che riforme farei nel calcio di oggi? Una cosa che non mi piace assolutamente è la durata eccessiva del calciomercato: secondo me va chiuso il 15 luglio, in modo che i giocatori in ritiro siano tranquilli e gli allenatori possano impostare con serenità la squadra. E’ inammissibile che finisca a campionato già iniziato, allenatori e giocatori non possono vivere nell’incertezza e nell’improvvisazione”. Allegri ha da ridire anche sulla finestra di mercato di gennaio, con un’importante novità: “La finestra di gennaio? Altra cosa assurda. Se ti arriva un giocatore a febbraio non hai nemmeno il tempo di fargli assimilare gli schemi di gioco. Quella finestra andrebbe spostata a novembre“.
KEAN. Infine, poche parole sul talento della primavera bianconera, Kean, che in questo ultimo periodo sta esprimendo tutto il suo potenziale, catturando anche l’attenzione dello stesso Allegri: “Kean? E’ davvero molto forte, non escludo che il ragazzo prima o poi si affacci in prima squadra”.
Aristide Rendina
This post was last modified on 15 Ottobre 2016 - 09:30