Gli occhi arrossati di chi si è goduto la notte romana, la leggerezza di chi non ha più niente da dimostrare. “Sono una persona fortunata, ho realizzato i miei sogni. E qui ritrovo tanti amici, da Maradona a Totti, nella Partita della pace voluta da Papa Francesco. È importante aiutare gli altri, come le persone di Amatrice colpite dal terremoto. In Italia mi volete bene, è un piacere tornare qui“. Ronaldinho, ex fantasista di Milan e Barcellona, ha parlato a Repubblica.
Lei a 36 anni si diletta con le esibizioni, Totti invece a 40 gioca in A.
(Ride) “Fa bene, io sono felice di quello che faccio, immagino anche lui lo sia. È uno dei piu grandi della storia del calcio”.
Ma se tanti calciatori importanti continuano a giocare fino a tarda età, significa che il livello si è abbassato?
“No, significa che gente come me, Totti e Del Piero nasce una volta ogni 50 anni“.
Il tridente del Barcellona con Eto’o, Messi e Ronaldinho era più forte di quello con Messi, Suarez e Neymar?
“Per me si equivalgono. L’attacco del mio Barcellona era eccezionale, ma io mi diverto molto a veder giocare anche questo Barça. Luis Enrique è bravissimo a gestire il gruppo, è uno dei migliori allenatori del mondo. Iniesta, Suarez e Neymar danno spettacolo sempre. E Messi merita un altro Pallone d’Oro“.
E a Ronaldinho cosa manca?
“Nulla, ho vinto tanto e giocato in grandi club, non ho rimpianti. Avevo degli idoli e il giorno dopo magari me li ritrovavo accanto in allenamento, da Ronaldo a Rivaldo, da Romario a Roberto Carlos. Fenomeni. Anche per questo dico che sono fortunato. Ma è stato bello anche giocare con chi aveva caratteristiche totalmente diverse, come Puyol e Gattuso: ci completavamo”.
Lo scudetto sarà di nuovo della Juve?
“Le concorrenti sono valide e a me divertono le sorprese: non è detto che i bianconeri vinceranno di nuovo. Io al Napoli? Quella di Sarri è una squadra forte e mi piace molto, la città è affascinante, ma ormai sono troppo vecchio”.
This post was last modified on 12 Ottobre 2016 - 11:07